Yoshihiro Tatsumi è tra i fondatori del movimento gekiga (da geki, dramma, e ga, illustrazione) che nel 1957 inaugura una nuova era per il fumetto giapponese che, uscendo dagli schemi del modello disneyano, assume un profilo più profondo, realistico e incentrato su storie di vita quotidiana.
Con il primo volume di LAMPI, la casa editrice Coconino comincia la pubblicazione delle storie brevi di Tatsumi nelle quali assistiamo alle vicende di persone comuni. Come Kazan, un uomo prossimo alla pensione, irritato al pensiero di dover trascorrere tanto tempo con la moglie, noiosa e petulante, o come Akemi che invece intrattiene gli uomini in un locale per pagare le spese di casa, mentre il fidanzato Shinchan lavora al suo primo romanzo. E come Ke’ichi, che si occupa dell’anziana madre malata, rinunciando ad avere una vita propria, o Shimogawa, un giovane disegnatore di fumetti per bambini che però non hanno successo, ragione per cui la pubblicazione viene sospesa.
Nei racconti si avvicendano personaggi diversi tra loro, ma accomunati dalla ricerca di una felicità che sembra impossibile. Kazan matura il progetto di spendere i soldi della liquidazione prima che la moglie gliene chieda conto, con donne e in altri vizi: riuscirà a sperperarne parecchi, anche giocando ai cavalli, senza però trovare sollievo al peso che lo opprime. Neanche quando la giovane impiegata del suo ufficio, sulla quale fantastica da tempo, lo invita fuori a cena, trova la felicità che cerca.
Il medesimo destino tocca a Shinchan che dopo aver lasciato la fidanzata, perché si sente di dipendere troppo da lei e dalle sue premure, trova sì un lavoro da cameriere che lo rende finalmente indipendente, ma passa poco tempo e decide di tornare a casa da lei.
Ke’ichi nel frattempo ha trovato una ragazza ma non vuole portarla a casa con sua madre malata, così medita di sbarazzarsi della madre e ci riesce, affittandole un piccolo appartamento dove lasciarla per appropriarsi, finalmente, della sua vita. Ken si sposa e solo al suo ritorno dal viaggio di nozze pensa di fare visita alla madre che, come aveva messo in preventivo, è morta di fame.
E il giovane Shimogawa? Perso il lavoro nella casa editrice che pubblicava le sue storie per bambini riceve una proposta da un altro editore: ma si tratta di disegnare fumetti erotici. Shimogawa accetta, ma ha un problema: dove prendere ispirazione per le nuove storie?
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