12 marzo 2020

AlbumArte: 46 artisti per “Da casa”, il progetto sui social

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Con "Da casa. Abitare il tempo sospeso" AlbumArte inaugura il suo primo progetto espositivo virtuale: 46 artisti e un'opera postata ogni giorno sui social. Si parte oggi alle 12.00. Le parole di Cristina Cobianchi

Albumarte casa
Albumarte, "Da casa. Abitare il tempo sospeso", 2020, courtesy AlbumArte

Da oggi AlbumArte, spazio indipendente e no profit di Roma, dà vita alla sua prima “Virtual Exhibition”: “DA CASA. Abitare il tempo sospesocon 46 artisti che posteranno ciascuno un’opera sui profili Instagram e Facebook di AlbumArte, da oggi al 3 aprile.

Si inizia oggi alle 12.00 con brevi video di saluti e commenti degli artisti e alle 17.00 verrà postata la prima opera.

Gli artisti chiamati a “raccolta virtuale” sono Dario Agati, Alessio Ancillai, Sonia Andresano, Emanuela Barilozzi Caruso, Romina Bassu, Angelo Bellobono, Zaelia Bishop, Simone Cametti, Sabrina Casadei, John Cascone, Fabrizio Cicero, Laura Cionci, Gino D’Ugo, Iginio De Luca, Veronica Della Porta, Luca Di Luzio, Davide Dormino, Marco Emmanuele, Fonte Poe, Paola Gandolfi, Iulia Ghiţă, Silvia Giambrone, Fabio Giorgi Alberti, Luca Grechi, Gregorio Samsa, Grossi Maglioni, Donatella Landi, Myriam Laplante, Cecilia Luci, Rita Mandolini, Elena Mazzi, Sandro Mele, Emanuele Napolitano, Elena Nonnis, Gianni Politi, Gioacchino Pontrelli, Sergio Racanati, Anna Raimondo, Filippo Riniolo, Francesca Romana Pinzari, Guendalina Salini, Daniele Spanò, Michele Tiberio, Delphine Valli, Cosimo Veneziano, María Ángeles Vila Tortosa.

Cristina Cobianchi, Presidente e Project Manager di AlbumArte, ci ha spiegato il progetto.

Come hanno risposto gli artisti alla tua propsota, nell’immediato, e come si svolgerà il progetto?

«Gli artisti mi hanno risposto subito e in 24 ore abbiamo organizzato tutto. Come si svolge: le opere (una per artista) saranno pubblicate ogni giorno sui canali social di AlbumArte e alla fine raccolte in una Gallery dedicata nel sito e sarà prodotto un catalogo virtuale, a cura di Anna Cestelli Guidi e mia, che ne testimonierà i lavori e le riflessioni.

La mostra vorrà mettere in risalto anche un’altra nuova esigenza, quella di comunità collegata ed è proprio questa comunità di AlbumArte che si mobilita e collabora al coordinamento e la curatela della mostra. Tutti rigorosamente dalla propria casa e dal proprio studio, appunto da casa.

Anche l’inaugurazione della mostra sarà virtuale e si svolgerà condividendo brevissimi video di saluti o commenti degli artisti che partiranno dai loro profili Istagram per essere poi tutti ricondivisi dal profilo Istagram e Facebook di AlbumArte, nella giornata di oggi, 12 marzo, per tutto il giorno. Dalle 17.00 sarà postata la prima opera scelta in ordine alfabetico per non privilegiare nessuno (poi invece le scelte seguiranno altri parametri che illustreremo via via).

Continuiamo a vivere la proposta artistica, ma con altre modalità, cercando di controllare la nostra angoscia, con senso di responsabilità nei confronti del nostro pubblico, nella vicinanza profonda con tutti quelli che stanno lavorando eroicamente per questa emergenza, ai malati che soffrono per questo virus maledetto, facendolo nel rispetto assoluto delle regole, appunto…DA CASA».

Come è nato il progetto?

«Abbiamo passato intere giornate ad annullare gli impegni di marzo, a leggere decreti e notizie di agenzia, a postare avvisi di chiusura dello spazio, a organizzare lo smart working, eravamo svuotate e confuse, come tutti. Già da sabato 7 avevamo cominciato a postare sui nostri profili social i video che raccontavano le mostre realizzate e gli incontri di AlbumArte | Videoartforum, perché abbiamo deciso di continuare in qualche modo a offrire la possibilità di nutrirsi intellettualmente e spiritualmente, anche se non più tutti insieme e vicini, come avevamo sempre fatto. Poi è arrivato l’ultimo decreto, che faceva capire ancora di più quanto l’emergenza fosse grave e seria.

Questo progetto nasce la prima mattina in cui noi romani siamo dovuti stare a casa. Parlando al telefono con un artista abbiamo cominciato a fare considerazioni su quel nuovo stato e abbiamo capito che sarebbe potuto essere molto interessante riflettere su questa condizione, apparentemente semplice, ma che può stimolare riflessioni importanti. Ho pensato però che, anche se per gli artisti sarebbe potuto essere facile la riflessione attraverso le loro opere, avrei dovuto adeguarmi a questo nuovo spazio sospeso che è l’isolamento forzato e cambiare momentaneamente le modalità di partecipazione e di diffusione del lavoro.

Ecco come in un momento così particolare e difficile, di apprensioni, di paradossi, di disdette, di sospensioni e distanze, ho capito che ci saremmo potuti riuscire realizzando la nostra prima mostra virtuale a cui abbiamo dato il titolo DA CASA, coinvolgendo un gruppo di artisti tra quelli che hanno partecipato alla mostra AlbumArte 20×20 nel dicembre del 2019, momento che senz’altro ha ratificato la presenza di una comunità di artisti che partecipa e anima la vita di AlbumArte.

Questa comunità creativa è parte di un’energia culturale che si sta sviluppando nella capitale e vuole oggi testimoniare una partecipazione umana oltre che artistica, una presenza attiva e propositiva che affronta le difficoltà e ne rilancia i contenuti; come l’obbligo di stare in casa, arresti domiciliari coatti per tutti, pur essendo tutti noi innocenti, ma non per questo meno responsabili.

Le opere degli artisti rifletteranno sul tema della casa. La nostra casa, la casa di chi non ce l’ha, la casa vuota, oppure piena di presenze, le presenze che amiamo e quelle che non riconosciamo più, la casa che vorremmo avere, quella che ci fa sentire soli, ma anche la riflessione su uno spazio già intimo che diventa in un momento così sospeso, ancor di più uno spazio interiore, un luogo dove, se ci obbligano a stare, ci si confronta con se stessi».

 

 

 

 

 

 

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