Attività per ragazzi e corsi per studenti: così l’istruzione continua a circolare

di - 13 Marzo 2020

Oltre al settore dell’arte e della cultura, anche quello dell’istruzione e della didattica è stato tra i primi a risentire dell’emergenza Coronavirus ma è anche riuscito a sviluppare rapidamente i suoi anticorpi. Una buona notizia per le famiglie che, in questi giorni, avranno anche occasione di passare più tempo insieme, magari in maniera creativa.

Le attività per ragazzi. E non solo

Palazzo Grassi Punta della Dogana ha scelto di affidare il proprio racconto alla fervida immaginazione dei ragazzi, con il programma Palazzo Grassi Teens, il progetto ideato già nel 2015, per coinvolgere i giovani nella creazione di contenuti dedicati alla conoscenza dell’arte contemporanea, da condividere con i propri coetanei, secondo la logica del peer-to-peer. Attraverso contenuti multimediali, pubblicati quotidianamente sui canali social, i ragazzi daranno vita a una storia inedita e condivisa, incentrata sugli artisti e le opere della Pinault Collection, riscritti con il loro linguaggio attraverso immagini, video e testi realizzati in collaborazione con lo staff di Palazzo Grassi e raccolta nella content library teens.palazzograssi.it.

Palazzo Grassi Teens lancia anche una call to action invitando tutti i giovanissimi a riflettere sul concetto di quotidianità, esprimendo la loro idea sull’argomento attraverso immagini da condividere sulla pagina Instagram @palazzograssiteens.

«Un progetto aperto a tutti: adulti, anziani, bambini che vivono sotto lo stesso tetto e che vogliano raccontare in modo creativo la propria quotidianità modificata», così Bepart spiega il suo progetto Come eravamo ai tempi del Covid19. Per partecipare a questo racconto collettivo, basta compilare un form allegando un’immagine, un disegno o un collage che rappresenti la propria quotidianità prima del virus, e poi un video racconto, un filmato, un’intervista, un piccolo montaggio anche di foto, oppure un’animazione, della durata massima di un minuto, che rappresenti il durante.

I materiali raccolti entreranno a far parte di una grande opera partecipata in cui la tecnologia della realtà aumentata permetterà di amplificare l’esperienza di fruizione. Quando l’emergenza sarà rientrata, l’opera sarà presentata al pubblico, per dare vita a un momento di rilettura collettivo e condiviso.

Attivissima anche la Pinacoteca Agnelli che, attraverso i suoi canali social, Facebook, Twitter e Instagram, propone una serie di iniziative da fare in famiglia. Le Giornate della Creatività sono state ovviamente cancellate ma sul canale Instagram della Pinacoteca potete trovare alcune piccole attività da fare in casa, insieme ai propri figli, per conoscere le opere della collezione “da vicino” e in maniera originale: disegnare, colorare, ritagliare e poi riunire, seguendo gli esempi di Bellotto e di Maitsse. Inoltre, nei prossimi giorni verrà creata una playlist collaborativa su Spotify, inserendo canzoni a tema con le opere in collezione e invitando gli utenti a collaborare con suggerimenti dedicati.

Oltre a fare, allora, ci sarà anche da ascoltare. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia non lascia soli i suoi abbonati e i suoi studenti e fa continuare la stagione concertistica sul suo sito, su Facebook e sugli altri canali social. Nei giorni riservati ai concerti sinfonici, si potrà avere accesso, grazie alla disponibilità di Rai Cultura, a una selezione di concerti disponibili sulla piattaforma RaiPlay corredati dai relativi programmi di sala resi disponibili e scaricabili gratuitamente in formato pdf.

Quindi, ogni giovedì, alle 19.30, ogni venerdì, alle 20.30, e ogni sabato, alle 18.00, collegandosi a profili social dell’Accademia di Santa Cecilia o al sito ci sarà modo di assistere a tre sempre concerti diversi. On line sul sito anche materiale per studio e clip video, con accesso riservato agli iscritti ai corsi del Settore Educational. Mentre per tutti, con accesso libero, pillole di dieci minuti, registrate e montate per l’occasione, con attività musicali da fare a casa.

I corsi a distanza delle Università e delle Accademie

Tra e-learning e attività a distanza, gli studenti di ogni ordine e grado, dalle primarie alle università e alle accademia, hanno molti validissimi motivi per dire #iorestoacasa.

Il percorso di formazione dei 7mila studenti delle scuole di moda, arte e design del gruppo CGE Italia continuerà senza interruzioni. Il tasso di partecipazione dei partecipanti ai corsi on line, per lo più internazionali, è in media dell’87% per tutte le sessioni.

Le due sedi di Milano e Roma di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, le tre dell’Istituto Marangoni e la Domus Academy già da giorni hanno trasferito le proprie attività online. La NABA già da tre anni usava la piattaforma Blackboard, noto sistema tecnologico di gestione dell’apprendimento, per il 10% delle attività didattiche. Avere un’infrastruttura già pronta, oltre a docenti abituati al suo utilizzo, ha permesso immediatamente di passare alla modalità remota per il 100% delle lezioni, garantendo continuità didattica. All’Istituto Marangoni, per ottimizzare l’avvio delle lezioni telematiche, i docenti e gli studenti hanno seguito i tutorial di software come Zoom o Google Drive, utili per condividere in tempo reale i contenuti di supporto alle lezioni. Durante la prima settimana di e-learning, Domus Academy ha avviato otto workshop in collaborazione con brand di rilievo italiani e internazionali, tra cui Slowear, Christie’s, Rotaliana, la ONG internazionale ActionAid e AKQA.

Anche lo IED – Istituto europeo di design ha implementato il suo sistema didattico a distanza per tutte le sedi italiane, a Torino, Cagliari, Milano, Roma, Como, Firenze e Venezia. Ma l’insegnamento a distanza non vuol dire spersonalizzare l’istituto. «Il nostro obiettivo non è trasformare l’Istituto in luogo dove si azzerano le relazioni e le esperienze è garantire che i corsi non abbiano delle discontinuità, non far affievolire il senso e la presenza della scuola come community», ha spiegato Riccardo Balbo, direttore dello IED.

Federica, la piattaforma multimediale di web learning dell’Università di Napoli Federico II, nata nel 2007, ha rinnovato la sua immagine. Tutti i corsi di Federica Web Learning, che in pochi anni ha raggiunto oltre cento milioni di learner sui principali aggregatori globali di formazione, sono accessibili gratuitamente da tutti gli studenti universitari italiani e dai docenti che vogliano adoperarli, per supportare o integrare i propri insegnamenti. «Una opportunità tanto più preziosa in questa congiuntura drammatica di interruzione delle lezioni in aula», dichiarano dall’ateneo napoletano.

L’Università Carlo Bo di Urbino invece si è affidata a Moodle, piattaforma open source di learning management system, per spostare online tutti i 34 corsi. Questa piattaforma è dotata di uno spazio per ciascun insegnamento dei vari corsi di studio, a cui possono accedere solo il docente titolare e gli studenti del piano degli studi, per fruire di materiale didattico.  Ma da diversi giorni, quegli spazi vengono usati anche per fare lezioni a distanza, negli stessi orari dei corsi in classe. Le videolezioni vengono anche registrate, così da consentire agli studenti di fruirne anche in un altri momenti, come degli appunti 2.0.

La RUFA di Roma invece ha previsto un’attività di orientamento online. Tutti coloro che vorranno maggiori informazioni sull’Accademia e sul corso di interesse, potranno prenotarsi, attraverso la compilazione di un form, per un colloquio digitale con il Responsabile dell’Orientamento, René Angeramo, che avverrà o via Skype o via WhatsApp.

Per rimanere aggiornati su tutte le iniziative e i progetti presentati dai musei e dalle istituzioni culturali nell’ambito della campagna #iorestoacasa, potete seguire la nostra pagina dedicata. Mentre qui potrete scaricare gratuitamente i pdf di exibart onpaper. Un nostro regalo per sentirci meno soli.

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