Era la mostra più attesa dell’anno, in Italia e non solo, e già si prevedevano lunghe file per visitarla. Purtroppo, come tutti i musei e i luoghi della cultura, anche le Scuderie del Quirinale sono chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus ma “Raffaello 1520-1483” potrà essere finalmente visitata a distanza, con contenuti video, approfondimenti e incursioni nel backstage che, trasmessi in streaming sui canali social, permetteranno di ammirare alcune tra le più belle opere esposte e presenteranno dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale e sulla più grande rassegna mai tentata finora.
Pochi giorni fa, il 17 marzo, scrivevamo di un’altra iniziativa delle Scuderie del Quirinale, sempre inerente alla mostra dedicata al cinquecentenario della nascita di Raffaello: un racconto a distanza di Mario De Simoni, Presidente di Ales – Scuderie del Quirinale, e di Matteo Lafranconi, Direttore di Scuderie nonché curatore della mostra insieme a Marzia Faietti, nell’ambito di L’Italia chiamò, la maratona in streaming promossa dal Mibact per sostenere il sistema sanitario nazionale. E in quella occasione registrammo non solo tantissimi commenti entusiasti ma anche una volontà diffusa e trasversale – dagli studiosi ai curiosi, fino alle scuole – di poter fruire della mostra, via streaming chiaramente, al di là dell’iniziativa della giornata del Mibact.
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare in streaming il racconto dei curatori della mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Da Silvia Ginzburg, che affronta il tema della giovinezza di Raffaello, ad Antonio Natali, che racconta il periodo fiorentino del pittore, fino ad Alessandro Zuccari, che ne approfondisce l’attività nella Capitale.
Tanti i contributi offerti anche dai curatori della mostra e da importanti studiosi che, attraverso pillole video, approfondiranno le opere e le grandi tematiche relative all’arte di Raffaello. La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo a ritroso, cioè dalla morte di Raffaello. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la Lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.
Le attività online proseguiranno con #RaffaelloInMostra: video-passeggiate all’interno delle sale, arricchite da dettagli e curiosità sulle opere, e incursioni nel backstage, con il racconto dell’allestimento della rassegna che vanta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei al mondo, per un totale di 204 opere, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.
Qui e qui trovate i nostri approfondimenti sulla mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale. Per seguire tutte le iniziative legate alla campagna #iorestoacasa, invece, potete cliccare qui.
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