08 aprile 2020

MAN Nuoro: le iniziative online e il progetto con ICA Milano

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Il MAN Nuoro lancia due contest sui social e una collaborazione con ICA Milano. Luigi Fassi, Direttore del MAN Nuoro, ci ha raccontato i progetti

MAN Muoro e ICA Milano
Gabriel von Max (1840-1915), Scimmie come critici d'arte, olio su tavola, Neue Pinakothek, Monaco. Foto Bayer & Mitko. Credits Bayer & Mitko/Artothek/Archivi Alinari

Il MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoroin questo periodo di lock down, è rimasto vicino al suo pubblico con due contest avviati nelle scorse settimane e un’iniziativa che parte domani.

Dal 9 aprile, infatti, prenderà il via il progetto Connessioni Inventive in collaborazione con Fondazione ICA Milano, ideato da Luigi Fassi, Direttore del MAN Nuoro, e da Alberto Salvadori, Direttore di ICA Milano, che proseguirà anche una volta terminato il lock down.

Nell’intervista che segue Luigi Fassi ci ha spiegato Connessioni Inventive e, in fondo alla pagina, potete trovare il programma di aprile, che coinvolgerà Alessandro Salice, Giovanni Leghissa, Luca Scarlini, Riccardo Venturi.
Presto saranno annunciati anche gli interventi di maggio.

Dalle scorse settimane, inoltre, il MAN ha avviato un’ampia iniziativa sui social rivolta al suo pubblico, Diario della quarantena, un progetto che si articola in due contest a cura del dipartimento di mediazione e formazione del museo: #ladidatticacontinua per bambini e ragazzi, con un forte legame con la scuola, e #artecheresiste per gli adulti, che coinvolge il pubblico adulto e invita alla partecipazione anche  i centri di salute mentale del territorio.

Oltre a questo ogni giovedì alle 16.00 sui canali Instagram e Facebook del museo sarà possibile partecipare alle attività creative proposte da Sandrine Lescaroux e Lina Schintu, responsabili della didattica.

La facciata del MAN Nuoro, ph Max Solinas, courtesy MAN Nuoro

Luigi Fassi, Direttore del MAN di Nuoro, ci ha raccontato i progetti online e la collaborazione con ICA Milano.

Che progetto è Connessioni Inventive?

«Connessioni Inventive è nato all’interno dello sviluppo delle varie progettualità del MAN in questa fase di attività non tradizionale.
Al di là del ripensamento dei programmi di mediazione e didattica laboratoriale per le scuole, che sono un elemento centrale del museo e andavano salvaguardati spostandoli online con cadenza settimanale, ci siamo posti l’obiettivo di portare avanti l’attività di produzione del museo.
Abbiamo così deciso di istituire un progetto di committenze di lecture a ricercatori italiani di diverse discipline, dalla filosofia della mente alla storia dell’arte, dalla sociologia agli studi culturali».

Come è nata la collaborazione con ICA Milano?

«Sin dall’inizio abbiamo voluto coinvolgere un’altra istituzione italiana per condividere il progetto, nella consapevolezza che in questo periodo sia fondamentale unire le forze, e mostrare come la cooperazione istituzionale sarà una modalità più decisiva che mai nel prossimo futuro.
Si è creato così un ponte tra la Sardegna e la Lombardia, tra Nuoro e Milano, congiungendo il MAN e la Fondazione ICA Milano diretta da Alberto Salvadori».

Come si svilpperà Connessioni Inventive?

«Connessioni Inventive procederà con un palinsesto annunciato mensilmente, al fine di nutrire una divulgazione culturale aggiornata, competente e a tutti accessibile, coinvolgendo autori italiani, diversi dei quali attivi fuori dal Paese e dunque risorse da valorizzare. Ciascuno di loro sviluppa una lecture inedita e autoriale, della durata massima di trenta minuti, presentata ogni giovedì mattina in diretta dalla pagina Facebook del MAN e dal profilo Instagram di ICA Milano.
Muovendo dall’ispirazione ideale della tradizione oraziana del sapere aude, l’avere il coraggio di conoscere, ripresa nel XVIII secolo come asse fondativo della cultura moderna europea, Connessioni inventive vuole spingersi oltre i confini dell’emergenza di queste settimane, per svilupparsi come progettualità a lungo termine e non occasionale».

L’interno del MAN Nuoro, courtesy MAN Nuoro
L’iniziativa Diario della quarantena si articola in due contest, perché avete scelto questo tipo di proposta? In che relazione si pone con la mission del MAN Nuoro?

«Un’esigenza imprescindibile era quella di tenere aperto il dipartimento di mediazione e formazione del museo, non solo continuando a offrire laboratori spostati sulle piattaforme social del museo, ma tenendo vivo il rapporto diretto con le scuole, i ragazzi e il pubblico degli adulti.
In questi giorni di clausura domestica, abbiamo invitato ragazzi e adulti a inviarci digitalmente le loro produzioni artistiche, disegni ma anche racconti e tracce audio, come loro diari intimi di quarantena.
Ogni due settimane scegliamoi vincitori delle due categorie (offrendo biglietti ingressi omaggio e cataloghi a scelta), pubblichiamo le opere sui social e riavviamo il contest, sino a quando non potremo riaprire il museo.
Ora intendiamo incentivare l’invio di materiali creativi anche da chi frequenta e abita i Centri di salute mentale, luoghi dove la riflessione artistica gioca un ruolo importante di libertà ed espressione».

Attività didattica nelle sale del MAN Nuoro, ph Ivan Capra, courtesy MAN Nuoro
Avete scelto di distinguere i percorsi per fasce di pubblico: #ladidatticacontinua per bambini e ragazzi e #artecheresiste per gli adulti. La maggior parte dei musei ha strutturato proposte online partendo dalle collezioni o dalle mostre, voi partendo dal pubblico: da dove deriva questa scelta operativa?

«Il MAN è un landmark del suo territorio da ventuno anni e lo è in forza del rapporto con il suo pubblico. È un museo ma anche un luogo di socialità, dove tante persone si sono conosciute e continuano a incontrarsi, provenendo da tutte le province della Sardegna e d’estate da ogni parte d’Europa.
Dopo la chiusura al pubblico per l’emergenza Covid19, la priorità non poteva che andare al pubblico, per continuare a nutrire la relazione tra il Museo e i suoi frequentatori. Una relazione fatta di autentica passione reciproca».

Biglietteria
L’interno del MAN Nuoro, ph Pierluigi Dessì – Confinivisivi, courtesy MAN Nuoro

Connessioni Inventive – Il programma di aprile

• 9 aprile, ore 11.00: Alessandro Salice
(docente di filosofia presso University College Cork, Irlanda)

Insieme a te, senza di te: dinamiche della solitudine.
«Sebbene la solitudine sia parte costitutiva della condizione umana, si sa ancora molto poco di questo fenomeno. In questo intervento è proposta la tesi che la solitudine non sia una semplice forma di isolamento sociale. Posso sentirmi solo in tua presenza, ma posso anche sentirti vicino nonostante la tua assenza. L’individuo che si sente solo, da un lato, si sente impossibilitato a condividere esperienze ed emozioni con gli altri membri di un gruppo. Dall’altro, si pensa come membro di tale gruppo. Si suggerisce che sia proprio questa tensione a generare il sentimento della solitudine».

• 16 aprile, ore 11.00: Giovanni Leghissa
(docente presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino)

Il vincolo e la libertà
«L’azione umana è soggetta a vari tipi di vincoli. Quello biologico: siamo membri di una specie animale e le nostre capacità emotive e intellettive sono tali in virtù della selezione naturale. Quello istituzionale/organizzativo: ognuno di noi si muove dentro spazi strutturati, con regole scritte e non scritte – laddove la più potente di tali realtà istituzionali è lo stato. Vi è infine il vincolo dato dalle norme morali. Quale spazio di manovra resta allora ai singoli, al fine di poter plasmare la propria esistenza in modo libero e autonomo? Tale spazio sorge e cresce dall’ascolto del desiderio, da un confronto con le proprie pulsioni – su questo terreno germoglia infatti non solo l’aspirazione al godimento e alla felicità, ma soprattutto la pulsione verso la libertà».

• 23 aprile, ore 11.00: Luca Scarlini
(scrittore, drammaturgo, narratore e performance artist)

Il falso sembiante: per un’estetica della contraffazione
«Il falso, oggi più che mai, è continua presenza del vivere: si acquistano capi di moda “come se”, si vogliono vivere esperienze esclusive che, per il moltiplicarsi dei partecipanti, risultano più affollate di una grande soirée. Nell’epoca dell’eterno talk show, e nel momento in cui, come ci ha insegnato Marc Bloch, le false notizie sono il nostro pane quotidiano, la lecture propone una riflessione sul falso come esperienza estetica ed etica oggi».

• 30 aprile, ore 11.00: Riccardo Venturi
(storico e critico d’arte contemporanea)

Mostrare l’invisibile. L’arte visiva dopo Fukushima
«Nella zona d’esclusione della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, il collettivo giapponese Chim Pom ha organizzato, in collaborazione con la popolazione locale, una mostra di arte contemporanea, Don’t Follow the Wind. Se le opere sono installate sin dal 2015, l’opening è rimandato al giorno in cui la zona d’esclusione – radioattiva, abbandonata e inaccessibile a ogni presenza umana sin dall’11 marzo 2011 – sarà di nuovo accessibile alla popolazione. Un avvenire che nessuno sa prevedere e potrebbe verificarsi tra migliaia di anni. Don’t Follow the Wind declina, all’era dell’Antropocene nucleare, una tradizione propria all’arte concettuale degli anni Settanta di mostrare l’invisibile».

MAN Nuoro
La facciata del MAN Nuoro, ph PIerluigi Dessì – Confinivisivi, courtesy MAN Nuoro

 

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