È di poche ore fa il via libera del Senato, che ha approvato il decreto legge sull’emergenza coronavirus con 234 voti a favore, cinque astenuti e nessun contrario. Tra le altre misure previste, la chiusura di tutte le scuole e le università, almeno fino alla metà di marzo, anche se la competenza per le scuole ricade sulle amministrazioni regionali. Misure drastiche anche per la Serie A, i cui match in programma nei prossimi giorni si dovrebbero giocare ma a porte chiuse.
E in questa situazione in cui non è semplice nemmeno capire fino a che punto l’emergenza sia reale o meno, uno dei settori più colpiti è quello della cultura, che proprio di relazioni vive. Ma le idee per elaborare il momento non mancano. Nei giorni scorsi abbiamo scritto della reazione social dei musei italiani che, dopo aver lanciato l’hashtag #museichiusimuseiaperti, adesso stanno effettivamente riaprendo. Dal 5 marzo, riapriranno due luoghi simbolici dell’arte contemporanea di Milano e Torino, il Pirelli HangarBicocca e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Il 2 marzo aveva riaperto anche il Museo Egizio di Torino e poi i Musei Civici di Milano e Fondazione Prada.
Oggi ha riaperto anche San Luigi dei Francesi, a Roma, chiusa dopo che un sacerdote della comunità francese era stato trovato positivo al Coronavirus. «Ogni rischio di eventuale di contagio da parte di un sacerdote della chiesa San Luigi dei Francesi è stato escluso da parte dei servizi del sistema regionale ASL Roma 1. Conformemente alle direttive le misure precauzionali nei confronti dei sacerdoti della comunità sono state revocate. La chiesa di San Luigi dei Francesi riaprirà mercoledì al pubblico», ha dichiarato l’ambasciata francese a Roma. Invece, putroppo è di poche ore fa la notizia dello spostamento della Biennale di Architettura di Venezia.
Inoltre, sono state rinviate al 24 aprile le prove scritte del concorso per vigilanti museali. La decisione è stata presa in seguito all’esame dei dati sulle zone di residenza e di domicilio dei 7mila candidati attesi il 19 marzo, per le prove scritte del concorso per il reclutamento di 1052 unità. Contemporaneamente è stato attivato un tavolo tecnico per valutare in modo costante la situazione epidemiologica, per accogliere le disposizioni di legge aggiornate, per studiare ulteriori misure contenitive del virus e garantire le condizioni di massima incolumità per i candidati e per il personale Mibact e Formez che assiste i candidati durante le prove.
La Triennale di Milano ha poi presentato il nuovo programma di incontri “a distanza”, Triennale Decameron. Storie in streaming nell’era della nuova peste nera, a cura del Comitato scientifico di Triennale Milano, composto da Umberto Angelini, Lorenza Baroncelli, Lorenza Bravetta, Joseph Grima. Un titolo forse un po’ allarmistico ma che, in effetti, si riferisce al Decameron di Giovanni Boccaccio, uno dei riferimenti letterari più diffusi già dai primi giorni di emergenza coronavirus.
Il progetto della Triennale di Milano, nato da un’idea di Grima, prende spunto proprio dalla raccolta di cento novelle che, nella cornice immaginata da Boccaccio, erano raccontate da dieci giovani e raffinati intellettuali nel corso di dieci giorni del 1348, per sfuggire all’epidemia che imperversava a Firenze. La peste, in quel caso, oltre a essere una piaga mortale, rappresentava l’oscura forza del male, dell’irrazionalità, alla quale i giovani opponevano non solo l’allegria – attraverso momenti performativi, quali danze e preghiere – ma anche la creatività. E noi contemporanei sappiamo quanto l’irrazionalità sia un germe forse anche più pericoloso, profondo, del virus.
E così, Triennale ha invitato artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti ad “abitare” i propri spazi vuoti per sviluppare una personale narrazione. Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale, tutti i giorni alle 17.
Primo appuntamento, giovedì 5 marzo, con Fedez e Luis, per l’anteprima della puntata speciale del podcast Muschio Selvaggio dal Museo del Design Italiano. Quindi, in settimana, venerdì con le artiste Goldschmied e Chiari, sabato, con il musicista Saturnino, domenica con il laboratorio di circo Quattrox4. Si riprenderà lunedì 9 marzo, con l’attrice Lella Costa, martedì con la scrittrice Teresa Ciabatti, mercoledì con il giornalista sportivo Pierluigi Pardo, giovedì con la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone, venerdì con gli artisti Invernomuto, sabato con il regista teatrale Damiano Michieletto, domenica con lo storico dell’arte Giovanni Agosti. La prima tranche di qusti appuntamenti si chiuderà lunedì 16 marzo, con Anna Franceschini, martedì con Sandro Veronesi, mercoledì con Victoria Cabello. Ma il calendario di Triennale Decameron è in progress e tra gli ospiti confermati per le prossime settimane, anche Silvia Bertocchi, Linus, Michela Murgia, Giacinto Siciliano con Silvia Basta, Tiziano Scarpa, Patrick Tuttofuoco, Nico Vascellari.
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