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“Ha vinto la speranza, contro la paura. Restituiremo la dignità al popolo greco”. Con queste parole Alexis Tsipras ha festeggiato la vittoria che la sua formazione Syriza ha riportato alle elezioni greche di ieri. Una vittoria clamorosa, il più grande travaso di voti da un partito storico, quello socialista, a una formazione nata 11anni fa come coalizione di sigle indipendenti di sinistra, divenuta partito appena tre anni fa, mentre continuava a crescere esponenzialmente.
Neanche 41 anni, ex ingegnere, appassionato di moto, esperto di urbanistica, con quella faccia di uno da cui compreresti un’auto usata, Tsipras rischia di mettere a soqquadro l’assetto europeo. Senza urlare sguaiatamente come si fa dalle nostre parti, senza gridare al lupo al lupo un po’ in sordina, come si fa sempre dalle nostre parti. Fa sognare un futuro diverso. Anche se ieri sera, oltre a quelle prime parole dall’eccitante sapore del riscatto, ha mandato messaggi rassicuranti: “è la vittoria di tutta la Grecia”, con la quale il Paese “ha scritto la storia”.
L’entusiasmo dei vicini di casa, “una faccia, una razza”, è tale che almeno per un giorno non possiamo non unirci a loro. Magari sognando anche noi un futuro diverso. Auguri Alexis! Sicuramente ne hai bisogno. E anche noi.