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Quando scompare nel ’73, Ugo Mulas è già affermato per i suoi ritratti di grandi artisti: Jasper Johns, Calder, Warhol, Duchamp, Fontana, Pino Pascali e per la fotografia di moda e pubblicitaria. Poco si sa invece della sua ricerca che lo porta a sperimentare le potenzialità concettuali della fotografia e che lo confermano compagno di strada di molti artisti. Per esempio, con le azioni di Campo Urbano, che nel 1969 costellano le strade di Como di performance e interventi estetici. Le immagini di quegli anni, dense di un clima di azzardo e di ricerca, i suoi “provini a contatto”, le “verifiche” e tutta la sua “fotografia performativa” sono proposti ora da Lia Rumma, nella galleria di Napoli e in quella di Milano.