09 settembre 2015

Finalmente!

 

di

Finalmente, parlando di questa disperata e ininterrotta onda migratoria che sta invadendo l’Europa, possiamo pubblicare un’immagine non luttuosa. Brucia ancora la fotografia di Aylan, il bimbo morto sulla spiaggia del mare greco. Ieri, alcuni  giornali ci hanno fatto vedere i giocattoli di Aylan nella sua casa sventrata dove è rimasto solo il padre. E altri pupazzi di altri bambini li abbiamo visti abbandonati sulle rive di Kos e su altre sponde del Mediterraneo. Ora, però, al confine tra Serbia e Ungheria, finalmente vediamo una bimba che sorride. Che gioca con il padre. Buonismo? Umani da una parte contro bestie dall’altra, con il concorso di sciacalli? Ce ne teniamo alla larga.
Stiamo ai fatti e plaudiamo, una volta tanto, a Angela Merkel che, annunciando l’accoglienza di 500mila profughi l’anno per alcuni anni, ha parlato, finalmente anche lei, di “valori” verso cui l’Europa non può derogare. È ancora fresca la memoria di quando fece piangere in diretta la ragazzina siriana dicendole che la Germania non poteva accoglierla. Se a farle cambiare radicalmente idea, indossando una giacca bianca d’ordinanza al posto di quelle inguardabili rosa e turchese, sia il bisogno di ripulire l’immagine poco amata che ha in Europa o altro, non ci interessa. Alla larga anche dalle dietrologie. Oggi stiamo con chi sorride e gioca. 
Foto: Antonio Olmos

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