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In un certo senso aveva promesso che l’avrebbe sedotta. Non come lo zio Berlusca, che ogni volta che passava una donna (premier o segretaria che fosse) minacciava (e ben oltre) di rispolverare le sue doti di vecchio (vecchissimo!) play boy. Ma insomma che lui, il Renzi, l’avrebbe incantata con la cultura, i tesori fiorentini. Vedremo se l’Angelona, che in visita agli Uffizi mostrava una faccia quasi sgomenta da tanta bellezza, risenta sul serio di una sindrome di Stendhal, magari a lungo rilascio. Anche perché se dentro era tutto un florilegio di: “ma prego accomodati, faccio strada io. Toh, Angela, guarda qui che robina” e via intortando, fuori il clima era tutt’altro. Firenze in stato di guerra. Non certo per i contestatori, ma per i cecchini, cattivissimi, appostati ovunque. Neanche fossimo alla manifestazione di Parigi post massacro Charlie Hebdo. Beh, insomma, almeno su questo sì che siamo europei. Vien via!