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Dal 2001 Murray Fredericks fotografa paesaggi mozzafiato sul lago salato Eyre – Kati Thanda, in Australia meridionale. Dopo 14 anni ha iniziato un nuovo ciclo del progetto Salt, in cui l’orizzonte sconfinato dei suoi scatti è interrotto dalla presenza di un enorme specchio, che invece di essere utilizzato per riflettere noi stessi, reindirizza il nostro sguardo verso l’ambiente, in uno spazio sconfinato libero dalla presenza umana e definito unicamente dalle variazioni della luce e del colore. Nella serie Vanity Murray utilizza superfici riflettenti non solo per espandere l’ambiente circostante, ma per mettere in discussione il narcisismo che caratterizza la condizione umana, dandoci la possibilità di confrontarci con un luoghi surreali in cui poter sfuggire da noi stessi. (NG)