È dal 1993 che Louise Sacco, direttrice, e Michael Frank, curatore, celebrano il fallimento nell’arte. Dove? al Museum Of Bad Art (MOBA) che ha sede a Boston. Un luogo stravagante quanto basta, con tanto di collezione (non difficile da mettere in piedi), vocato a raccogliere il peggio di quello che si produce nell’arte o nella cosiddetta arte. Con pazienza e devozione Sacco e Frank setacciano mercatini, negozi di seconda mano, bancarelle le più squallide e trovano le loro perle.
Tanta è la cura che mettono nel lavoro, per certi versi encomiabile, considerata la quantità di croste sfornate ogni giorno e che loro non nascondono ma espongono, che il MOBA riceve donazioni da tutto il mondo. Una sorta di buca delle lettere della mondezza.
Loro ci hanno fatto un museo ma, scorrendo le immagini che vi proponiamo, chi può dire sinceramente che il Museum Of Bad Art sia l’invenzione bizzarra di due strampalati, che sia solo una critica, fantasiosa, del mondo dell’arte, rigorosamente separata da questo?
