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Il rosso è uno dei colori cult dell’arte e della vita tutta. Il sangue ha sempre attratto gli artisti. E anche le mestruazioni hanno avuto il loro quarto d’ora di celebrità. Accadeva negli anni Settanta quando artiste femministe hanno rotto il tabù che le avvolgeva. Una per tutte: la Red Flag di Judy Chicago, una fotolitografia della mano di una donna che si toglie un tampone insanguinato dalla vagina.
Ed oggi il tema conosce un forte revival. Va in scena proprio stasera al Soho Theatre di Londra Dr. Carnesky’s incredible bleeding woman, dove l’artista Marisa Carnesky e le sue Mestronauts sguazzano nel sangue. “Sarà il pubblico a capire se si tratta di sangue vero o finto e quale è quello vero”, avverte Carnesky, perché di sangue vero ce ne sarà di sicuro. La performance nasce da quando, circa un anno fa, Carnesky ha cominciato a conservare il suo sangue mestruale mischiandolo con della gelatina e dandogli la forma di un coniglio. La sua attrazione verso il sangue viene da lontano, dalla sua prima mestruazione. Ma fino a un anno fa era rimasta una storia privata, ora invece ha deciso di trasformarla in arte. Perché? “Le mestrauzioni sono una cosa magica – dice Carnesky – e noi ci lavoriamo”. Any comment?