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Sono diversi anni che Centrale Fies, il centro di produzione delle arti performative con sede alla Centrale Idroelettrica a Dro, in provincia di Trento, organizza corsi e laboratori site specific dedicati ai più piccoli. Curatori, architetti, designer, performer, registi insieme ad altri specialisti di diversi settori, sviluppano dei percorsi con l’intento di portare bambini e adolescenti a una conoscenza e a una esperienza diretta dell’arte contemporanea. Come ha spiegato l’art Director Barbara Boninsegna, dalla forte esigenza “di connettere i più piccoli a un’arte storicizzata e importante come la performance art”, è nato il progetto “Perform!” un riadattamento per le scuole primarie del gioco ideato dall’artista Hannes Egger e dal curatore Denis Isaia. Si tratta di un mazzo di 25 carte che trasforma i giocatori in veri e proprio attori, dando l’occasione a tutti di sperimentare e confrontarsi con la storia e i linguaggi della Performance Art. Il format, ripensato per le scuole, cerca di connettere il significato di alcune performance con elementi quotidiani della vita dei ragazzi. Articolato in diverse sezioni, inizialmente il lavoro di artisti come Yoko Ono, Jiri Kovanda, Adrian Piper, Bruce Nauman, Bas Jan Ader, Vito Acconci, Marina Abramovic, Dennis Oppenheim, John Cage, Peter Weibel, Alighiero Boetti e Allan Kaprow viene studiato attraverso esercizi incentrati sullo spazio e il corpo, finalizzati al re-enactment da parte dei bambini di una selezione di performance storiche scelte appositamente. L’ultima fase del laboratorio invece, è quella incentrata sulla storia dei diversi lavori, che raccontati nella loro forma originaria attraverso contenuti video e foto, attivando un confronto con le azioni messe in scena dai ragazzi. (NG)