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Tra due giorni finisce la mostra che vede protagonisti tre tra i maggiori musei europei: il MMK di Francoforte (che ospita “An imagined museum”, titolo della rassegna), la Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi. La cosa interessante non è solo che questi tre musei si sono messi insieme per esporre i propri i gioielli. Il punto è perché li espongono.
Siamo nel 2052, i musei sono a rischio di estinzione e l’arte sta scomparendo dalla nostra società. Che fare? Mettere insieme le opere più importanti, farle memorizzare ai visitatori in modo che questi possano poi raccontarli a chi non potrà più vederli. Proprio come in Fahreneheit 451 di Ray Bradbury, dove i lettori i imparavano a memoria i testi per preservarli dall’oblio.
E stavolta l’Isis non c’entra. L’arte a rischio di estinzione è roba nostra.
In alto e in home page: Martin Kippenberger, The Modern House of Believing or Not, 1985, © Estate of Martin Kippenberger, Galerie Gisela Capitain, Cologne