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Ieri pomeriggio alle 18.30 un’enorme opera è emersa dal Canal Grande. No, non si tratta di uno dei “tesori” di Damien Hirst, ma di una scultura realizzata dall’artista Lorenzo Quinn: due gigantesche mani di circa 9 metri d’altezza sono state posizionate a sorreggere simbolicamente Palazzo Ca’ Sagredo. L’intervento, che purtroppo non passa inosservato, rientra nei numerosi eventi off della Biennale ed è stato inaugurato alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro con il patrocinio del Comune di Venezia. L’opera, concepita da Quinn come metafora dei problemi climatici e ambientali causati dall’uomo, si pone come segno di speranza per il raggiungimento di una stabilità del genere umano con il Pianeta. L’opera sarà visibile fino al 26 novembre, mentre Palazzo Ca’ Sagredo, sede dell’omonimo hotel, ospiterà altri lavori dell’artista. Post scriptum: chissà se Lorenzo Quinn, figlio dell’attore Anthony Quinn e della costumista veneziana Iolanda Addolori, avrebbe goduto dello stesso trattamento se non fosse stato per questi celebri natali. Quando i nomi aprono le acque.