Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Durante un lungo viaggio sulle coste del sud d’Italia intrapreso la scorsa estate, il fotografo Stefan Giftthaler è rimasto colpito dalle onnipresenti statue di gesso posizionate in ogni dove, che vanno dalle riproduzioni di capolavori dell’arte classica a quelle a tema religioso. Così ha deciso di documentare questa “ossessione” tutta italiana per le statue, che oramai popolano il paesaggio e che sembrano collocate in modo del tutto casuale: da antiche divinità olimpiche nei parcheggi dei supermercati a Gesù Cristo che troneggia sui raccordi autostradali. Interessato a cogliere il perché di questa pratica tradizionale spesso ignorata, nei suoi scatti Giftthaler sottolinea la relazione tra le statue e l’architettura urbana. A metà tra il kitsch e un omaggio all’antico patrimonio italiano, come ha dichiarato il fotografo in un’intervista a Another, “Forse, usando questi simboli, le persone stanno inconsciamente cercando di riportare in vita i segni che una volta si usavano per relazionarsi con il mondo dello sconosciuto e dell’inconscio. Questi oggetti rappresentano un patrimonio simbolico comune, una connessione con il nostro interiore mondo che corre parallelo alla vita di tutti i giorni”. (NG)