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Fino al 2 giugno 2019 il Jeu De Paume di Parigi ospita un’importante retrospettiva itinerante, la prima organizzata fuori dall’Italia, dedicata a Luigi Ghirri (1943-1992). La mostra, intitolata Cartes et territoires e già andata in scena prima al Museo Reina Sofia di Madrid e poi al Museum Folkwang di Essen, ripercorre la carriera di Ghirri, concentrandosi in particolare sugli anni Settanta, decennio in cui il lavoro del fotografo si concluse con la pubblicazione, nel 1978, del volume Kodachrome e la mostra “Vera Fotografia”, organizzata da Arturo Carlo Quintavalle e Massimo Mussini, che fu presentata all’Università di Parma. Più di 300 fotografie sono presentate in quindici sezioni che raccontano il modo di pensare e di agire di Ghirri:” Mi interessano l’architettura effimera, il mondo delle province, gli oggetti considerati di cattivo gusto, kitsch, ma che per me non sono mai stati così, gli oggetti carichi di desideri, sogni, ricordi collettivi […] finestre, specchi, stelle, palme, atlanti, globi, libri, musei e persone viste attraverso le immagini.”