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Pensavate di averne viste di tutti i colori? E di tutti gli odori, i sapori? E invece no. Questa, c’è da scommetterci, non l’avevate mai vista. L’artista californiano Scott Hove, orgogliosamente autodidatta e new age quanto basta, ama realizzare le sue opere a forma di torta. Perché? «Perché è un universo (quello della torta) che presenta il dualismo che si ritrova in tutta la nostra cultura. La mia Cakeland attrae e repelle. Genera un senso di soddisfazione cui segue subito dopo un senso di minaccia». E così via di dualismi.
E stavolta la Cakeland, intitolata Break Bread, è una sberla di più di 2mila metri quadrati che occupa l’intera Think Tank gallery di Los Angeles. Divisa in 6 stanze pannose e cioccolatose, dove i visitatori entrano sani ed escono con la glicemia alle stelle. No, si scherza. Dove, invece, i visitatori possono partecipare a talk e incontri, tra un pan di spagna e una ciliegina. Il tutto fino al 13 marzo.