18 settembre 2015

Madonna for ever

 

di

“La migliore performer del mondo”. “Il suo più grande successo da 17 anni a questa parte”. Questi sono solo alcuni dei commenti rimbalzati ieri, tra siti e giornali internazionali, all’indomani della sua ultima esibizione live. E non è detto che la leggenda si fermi qui. Perché ieri Madonna, già celebrata come la più grande tra le cantanti donne della storia della musica (ma Edith Piaf, Billy Holiday, Aretha Franklin, Patty Smith dove le mettiamo?), ancora una volta ha stregato il pubblico con il suo concerto, The rebel heart tour, al Madison Square Garden di New York. 
Lei, in effetti, ha delle carte in più rispetto alle altre. Non solo cantante, ma anche attrice, regista, produttrice, stilista. Soprattutto imbattibile performer. Seconda, forse, solo a Papa Woytila, se si prende per buono quanto disse anni fa la madre (la nonna, come si definisce lei) della performance, Marina Abramovic, allorché appellò il papa polacco come miglior performer del mondo. 
Insomma, che il primato sia del papa o di Madonna (o di Marina), una cosa è certa: l’arte della performance fa centro.    

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