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Non è una foto bella, come quelle che cerchiamo di proporvi quotidianamente. Ma a suo modo lo è, soprattutto perché è una foto molto eloquente e profondamente liberatoria. Ah, che vita senza barba!
La popolazione maschile di Mosul, dopo che la città è stata liberata dal Califfato nero, ha cercato di liberarsi velocemente della barba che gli era stata imposta. Ecco, allora, che sono spuntati i “barbieri volontari”, l’ultima tipologia di volontariato, non meno utili, almeno in questo caso, dei volontari che preparano il cibo, che assistono vecchi e malati, che insomma si danno da fare per rendere la vita appena un po’ migliore, anche tagliando barba e capelli. Perché i simboli sono importanti quanto le cosiddette cose vere che questi dovrebbero, appunto, simboleggiare.