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Non perché in Cina ci sia poca luce naturale, che a Taiyuan, capitale dello stato settentrionale dello Shanxi, dove abbondano miniere di carbone, hanno deciso di celebrare il solstizio d’estate con un festival della luce (artificiale). Il fatto è che questi festival spuntano come funghi ovunque.
Perché occuparsene, allora? Non per ribadire la virata un po’ kitsch che pendono tutte le cose Made in China di oggi, quanto invece per segnalare che, oltre il kitsch, questo grande Paese è capace anche di grande poesia.
Lo testimonia proprio l’immagine in homepage dove un bimbo con gli occhi a mandorla attraversa un prato di rose fatto con 20 milioni di lampadine led.