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“Ogni fotografia è un dubbio. Ogni piccola scelta che si compie (prima e dopo aver premuto il pulsante di scatto) ha una conseguenza; ogni immagine, come succede nella vita di tutti, contiene in sé anche ciò che sarebbe potuto essere, come una sorta di subconscio. Una buona fotografia poi, vibra con tutta la vitalità e l’energia del dubbio, come una fiamma ardente. C’è sempre una domanda, ma mai una risposta. ” Con queste parole Paolo Roversi descrive l’essenza del suo lavoro, e infatti si intitola proprio “Doubts” la nuova mostra inaugurata ieri alla Pace / MacGill Gallery di New York, dove 30 scatti ripercorrono gli ultimi due decenni di carriera del grande fotografo di moda. Utilizzando la Polaroid, il Banco ottico o la sua Deardorff 8 x 10, Roversi crea immagini intime e malinconiche, modellate da luci e ombre che diventano elementi quasi pittorici, e che hanno definito fin dai primi lavori il suo stile inconfondibile, consacrandolo come uno dei fotografi di moda contemporanei più influenti di sempre.