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Appare come un gigante, nella sua naturale grandezza intellettuale, il poeta e traduttore Vittorio Bodini (Bari, 1914- Roma, 1970) ritratto da Cheko’s art (Lecce, 1977) sul muro di un palazzo di sette piani, in un quartiere periferico di Lecce. È il più grande murales della città, “omaggio a cielo aperto” ad un letterato ancora poco conosciuto a livello nazionale ma che ha attraversato il Novecento, l’Europa e il Sud, cercando di sovvertire l’inerzia compiaciuta della sua terra d’origine, il Salento. Accanto alla figura del poeta fluttuante e quasi in fuga, in un vento di lettere dell’alfabeto, compare questo verso: «Un monaco rissoso vola tra gli alberi», in cui Bodini si riferisce al “Santo dei voli”, San Giuseppe da Copertino, e ad una volontà di superamento dell’immobilismo sociale del luogo.
Quest’opera, nata dalla cooperazione tra artisti, abitanti del palazzo e quartiere, fa proprio questo desiderio di volare su parole libere come la poesia, attraverso lo sguardo di un intellettuale che del Sud conosceva la voglia di scappare e l’invincibile appartenenza. Sulla parte bassa del murales, un’altra poesia di Vittorio Bodini, tratta da La luna dei Borboni. (Annamaria Serinelli)