22 aprile 2016

Storia di un folletto

 

di

Lo chiamavano il folletto di Minneapolis, e di magico ha avuto pezzi che hanno cambiato la storia della musica partendo da quel periodo che in tanti, oggi, rigettano: gli anni ’80.
Prince come Madonna, come Michael Jackson, con il quale condivideva quella “pelle nera” che non aveva però rigettato, era figlio di un’epoca in cui il pop aveva mixato la break dance, i graffiti si erano fatti morbidi sulle t-shirt, la cultura di strada poteva essere riversata su una canzone cantata in mezzo mondo.
Questa, forse, era stata la grandezza di Prince, e dei suoi anni ’80, e ’90. Ma come tutte le stelle, anche in questo caso, la polvere – e perdonate il gioco di parole – è stata in agguato da sempre: ora si specula sulla morte, ma fatto sta che anche Prince come Marilyn Monroe, Elvis Presley e più recentemente lo stesso Michael Jackson, Whitney Houston ed Amy Winehouse, è stato trovato in circostanze che sembrano lasciar ben poco spazio all’immaginazione, nonostante il mistero.
Lo ricordiamo così, con una bella fotogallery dei suoi successi, lasciando da parte la cronaca nera. E avvicinandoci un po’ al Rinascimento, con la copertina dell’album Lovesexy del 1988, o con uno scatto preso al Super Bowl del 2007 a Miami, con le ombre che sul palco che ci ricordano ancora William Kentridge e i suoi “Trionfi e Lamenti”. Oggi anche per Prince.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui