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Un mucchietto di sabbia fine, spianato in modo da poter accogliere una serie di dadi in terracotta, che compongono il profilo di un villaggio arcaico e primitivo. Una visione semplice e poetica, che si staglia su una parete della galleria romana Magazzino, in occasione della mostra Homo Ludens, che vede affiancati Gianluca Malgeri e Arina Endo.
Un progetto a quattro mani dedicato all’idea di una “città dei balocchi” e ispirato al Pinocchio di Collodi, di cui compare un grande esemplare realizzato da Malgeri, alto quanto la galleria e con il naso che raggiunge la parete opposta. E dove si inserisce Municipio sul miraggio (2015), che Arina Endo ha voluto presentare in maniera discreta e quasi pudica, per regalarci un microcosmo zen, che sembra uscito dalle pagine taglienti dell’Anulare, il mirabile racconto di Ogawa Yoko, una delle più originali voci della narrativa contemporanea del Giappone, patria di Arina.