Categorie: Libri ed editoria

Body art e storie simili | Il corpo come linguaggio

di - 4 Luglio 2000

Il volume è la ristampa dell’omonimo libro di Lea Vergine uscito nel 1974 per i tipi di Prearo con il titolo “Il corpo come linguaggio: la Body art e storie simili”, testo critico di grande importanza, in quanto fu il primo pubblicato in Italia su questa tendenza.
La Body Art (o ‘comportamento’, come veniva chiamata nel nostro paese in quegli anni), sviluppatasi inizialmente negli Stati Uniti all’inizio degli
anni Sessanta e poi successivamente in Europa, non aveva suscitato nel
nostro paese consensi da parte della critica ufficiale, che la considerava
pregiudizialmente un fenomeno marginale, benché molti artisti nostrani,
orientati verso ricerche concettuali, avessero iniziato ad utilizzare già
da tempo il corpo come strumento espressivo: all’oggetto artistico
tradizionalmente inteso, (e spesso anche in aperta polemica con esso e con il suo significato in relazione alla mercificazione dell’arte) si
sostituiva la presenza e l’azione dell’artista, considerata come evento
creativo in se stessa, sviluppata spesso in dimensione multimediale
(contaminandosi con altre forme espressive come la danza, il teatro, la
musica ed utilizzando la fotografia e il video in funzione documentaria).
Il testo di Lea Vergine, pertanto, sebbene apparso quando le ricerche
bodiste erano già un fenomeno ampiamente conosciuto in ambito
internazionale, ebbe un’importanza e una funzione divulgativa fondamentale nel nostro paese, in quanto primo documento critico di ricerche in atto ma ancora poco conosciute ai non addetti ai lavori e osteggiate dalla critica più conservatrice.
Il testo, ripubblicato a ventisei anni di distanza, pur non essendo una
ristampa anastatica riproduce integralmente la prima edizione: si apre con un saggio nel quale Vergine, oltre a rintracciare le origini storiche della tendenza, dà un’interpretazione in chiave psicopatologica delle ricerche bodiste, riferendosi alle manifestazioni più radicali, che rappresentavano il tratto più caratteristico, ed eclatante della corrente, nelle quali l’autrice riscontrava precise analogie con fenomeni patologici (le performance degli Azionisti Viennesi, Gina Pane, Arnulf Rainer, per citarne alcuni), definendo al contempo la Body italiana come anomala, eterodossa e orientata prevalentemente verso una dimensione concettuale; una lettura che influenzò l’interpretazione critica successiva. La seconda parte, di grande interesse, è una panoramica della tendenza nelle sue diverse sfaccettature che, attraverso la documentazione del lavoro di 61 artisti della scena nazionale e internazionale, scelti e invitati collaborare personalmente dall’autrice attraverso documentazioni fotografiche e brevi scritti, offre una rassegna delle ricerche allora in atto. Rispetto all’edizione originale, le utilissime schede biografiche, dedicate agli artisti presentati, che corredavano il testo, sono state omesse e sostituite da una postfazione che analizza l’evoluzione della tendenza fino agli ultimi sviluppi degli anni Novanta, in cui numerosi artisti (tra cui Stelarc, Orlan, Franko B. e altri), lontani eredi della Body Art degli anni Sessanta e Settanta, hanno ripreso il lavoro “sul” e “con” il corpo, esprimendo nuove sensibilità, strettamente legate alla presenza pervasiva della tecnologia nella nostra vita quotidiana, ai rapporti e ai problemi che questo cambiamento storico pone per la fisicità, i suoi limiti e l’identità. La ripubblicazione del testo merita una segnalazione poiché ripropone uno strumento critico di grande interesse storico-documentario fino ad oggi difficilmente reperibile, utile per comprendere e contestualizzare le ricerche passate e presenti.

Lea Vergine, Body art e storie simili. Il corpo come linguaggio
Edizioni Skira
Ill. b/n, pp. 292
£ 29000


Rossella Moratto

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

Attesa in autunno alla Bourse de Commerce di Parigi una grande mostra sull’Arte Povera

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35
  • Progetti e iniziative

Caloma Festival porta l’arte contemporanea in un borgo del Salento

Partendo dalla tradizione della tessitura, il festival Caloma rilegge il territorio di Casamassella e del Salento attraverso i linguaggi della…

26 Luglio 2024 11:25