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cinema/fotografia Il manoscritto del principe fotografie di Lia Pasqualino
Libri ed editoria
Letteratura, fotografia e cinema in questo bel volume della Motta Editore sugli ultimi anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, uno dei cardini della letteratura italiana moderna...
di redazione
Al suo secondo lungometraggio, Roberto Andò sceglie di raccontare per immagini, con Il manoscritto del principe, gli ultimi quattro anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, colto aristocratico palermitano, protagonista di un caso letterario, alla pubblicazione postuma del suo romanzo Il Gattopardo.
Gli anni 1953-1957 sono cruciali non solo per il principe – sono infatti gli anni dell’attività narrativa di Lampedusa, della stesura del romanzo, dei racconti e dell’elaborazione di saggi critici sulla letteratura francese e inglese – ma anche per la città di Palermo, in un definitivo trapasso dai fasti dell’aristocrazia siciliana a una nuova società imprenditrice, borghese, ma fatalmente mafiosa.
Il film, tuttavia, offre quale vicenda principale il rapporto umano e culturale tra il principe e due suoi giovani “allievi”, traccia per narrare “le segrete corrispondenze tra una relazione umana e la genesi di un capolavoro della letteratura”.
Il presente volume documenta con intense fotografie di scena e di set di Lia Pasqualino le fasi di realizzazione del film che si propone anche di risarcire l’immagine di quei tempi, di quella casa e di quella società di cui non ci rimane altra memoria visiva.
Le fotografie fissano i protagonisti del film – Michel Bouquet nella parte del principe, Jeanne Moreau in quella della moglie, Massimo De Francovich e Laurent Terzieff nei panni rispettivamente di Gioacchino Lanza e Francesco Orlando, i due giovani “allievi”- nei “percorsi labirintici” dell’immaginata casa Lampedusa, spesso inquadrati soli, estranei a ciò che li circonda, rivolti piuttosto al loro complesso mondo interiore, che in quegli anni si comincia a indagare con il nuovo strumento della psicanalisi.
Lia Pasqualino è nata a Palermo nel 1960. Si è diplomata all’Istituto di Patologia del Libro di Roma nel 1983 e dal 1984 si è dedicata alla gestione della propria casa di cura, a Palermo.
Nel 1987 partecipa a un corso di fotografia guidato da Letizia Battaglia e Franco Zecchin. Questo è il suo primo libro.
Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. È scrittore, regista di teatro e di cinema. Tra i suoi film, oltre a Il Manoscritto del Principe,Diario senza date con Bruno Ganz e il documentario Ritratto di Harold Pinter. In teatro ha messo in scena di recente Il caso Kafka con Moni Ovadia e Le martyre de Saint-Sébastien di D’Annunzio e Debussy con Laurent Tarzieff. Ha ideato e dirige il Festival di Palermo sul Novecento.
a cura di Fabio Bernabei
IL MANOSCRITTO DEL PRINCIPE – fotografie di Lia Pasqualino intervista al regista Roberto Andò a cura di Sergio Di Giorgi
2000 – Federico Motta Editore
Formato: 22×22; 72 pagine
Fotografie: 40 bicromie; Cartonato con sovraccoperta
£ 50.000
Federico Motta Editore
Via C.B. Castiglioni, 7
20156 – Milano
tel. 02.300.761 – fax 02.38.010.046
ufficio stampa – relazioni esterne: tel. 02/30076223 – fax 02/38003625
http://www.mottaeditore.it
e.mail: editor@mottaeditore.it
[exibart]
Davvero interessantissima la vostra sezione che si occupa di libri. Bravissimi…
Sono il Direttore della Biblioteca “Donatelli” in Giulianova e…amo i libri. La vostra iniziativa è opportuna e piacevole, oltre ad essere molto interessante. Il Giudizio non può che essere positivo.
Dott. Sandro Galantini