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Digital storytelling e racconto non lineare, nel nuovo volume di Matilde de Feo
Libri ed editoria
Tra le ultime uscite editoriali del 2024 troviamo Digital storytelling e racconto non lineare. Spazializzazione e fine del dramma a cura di Matilde de Feo, edito da Meltemi Editore, principalmente indirizzato a studiosi e curiosi del settore artistico e tecnologico. Il testo è all’apparenza un normale libro che sviscera diversi aspetti dei nuovi linguaggi artistici e delle nuove tecnologie legate all’arte, ma in realtà è molto più di un semplice testo perché potrebbe considerarsi un’opera partecipata, un progetto di ricerca collettivo che non si limita a essere un raccoglitore nozionistico ma si rivela racconto visivo grazie alle interazioni offerte dai marker in realtà aumentata, realizzati con Fabrizio Matarese, con cui è possibile animare la copertina e diverse immagini presenti nel testo attraverso l’app Aria Platform.
Il volume si avvale del contributo di numerosi professionisti del settore e si distingue per il suo approccio partecipativo: ogni autore ha approfondito temi specifici legati alle proprie ricerche, creando un mosaico di prospettive e stili che rende il testo dinamico. La curatrice, Matilde de Feo, utilizza una strategia narrativa non lineare, dando vita a un testo ricco di stimoli e mai scontato.
Il libro si apre con una prefazione di Adolfo Fattori e un’introduzione di Matilde de Feo, che forniscono i primi input propedeutici alla lettura, per poi proseguire con il corpo del testo dato da due macro-sezioni.
La prima parte è dedicata a una ricostruzione storica dell’evoluzione dei linguaggi narrativi, partendo dalle radici teatrali e cinematografiche fino al superamento dei codici tradizionali della multimedialità. In questa prima parte si susseguono i contributi di Matilde de Feo, Giacomo Ravesi, Grazia D’Arienzo, Mimma Valentino, Salvatore Margiotta, Marianna Carbone e Adolfo Fattori, che offrono una panoramica sullo sviluppo delle tecnologie applicate all’arte.
La seconda parte, invece, approfondisce i nuovi paradigmi narrativi introdotti da tecnologie come la XR (Extended Reality), la VR (Virtual Reality), la AR (Augmented Reality), concludendo con la tecnologia blockchain, ovvero ciò che gravita dietro al mondo degli NFT. Gli interventi che si susseguono in questa seconda parte sono di Anna Maria Monteverdi, Sofia Pirandello, Fabrizio Matarese, Lucia Bergamaschi, Alessio Chierico, Doriana Bruccoleri e del collettivo MetaBrera, composto da Annalisa Curtarelli, Maddalena Conti, Martina Dalla Vecchia e Sara Calandra.
Il volume, interamente dedicato a Vincenzo Del Gaudio, scomparso prima di poter condividere il proprio contributo, viene definito da Matilde de Feo come un’opera aperta, citando Umberto Eco, tessere di diverso colore, indipendenti che si armonizzano in un unico spazio condiviso.