Categorie: Libri ed editoria

Federico Fellini nello sguardo di Patrizia Mannajuolo: il volume fotografico

di - 13 Aprile 2021

Licenziato a dicembre del 2020 per i tipi di Arte’m, il volume fotografico “Federico Fellini l’occhio di Patrizia Mannajuolo” con interventi di Augusto Caminito, Renzo Rossellini, Valentina Rippa e della stessa Patrizia Mannajuolo, ci permette di calarci appieno nell’atmosfera magica e purtroppo lontana del meraviglioso mondo felliniano. Un documento visivo imprescindibile, preziosa testimonianza del lavoro di Federico Fellini sul set cinematografico. Attraverso fotogrammi che fissano attimi fermati nel tempo si percepisce il carisma e il fascino del grande regista.

È il 1979 e Fellini è impegnato a girare il film La città delle donne e la fotografa napoletana Patrizia Mannajuolo è tra i pochissimi fotografi ammessi al fuori set. Mannajuolo, nata a Napoli, si forma tra Parigi e Roma, dove frequenta lo studio di Vitorugo Contino. Collabora con svariati registi, attori e produttori del settore cinematografico e televisivo. Fotografa sul set registi come Cavani, Fellini e Rossellini.

Ha esposto alcuni dei suoi scatti nel 2018 nella mostra “Dietro le quinte” dedicata a Federico Fellini presso la Galleria Al Blù di Prussia di Napoli e all’ex-ospedale San Rocco di Matera. Ha creato con il fratello Bepi la Fondazione Mannajuolo che attribuisce ogni anno il premio alla ricerca “Roberto Mannajuolo” a personaggi del mondo culturale napoletano e a giovani che si sono distinti a Napoli nel loro settore di ricerca.

Jill e Vivian Lucas, La città delle donne

L’occhio attento di Mannajuolo riesce a cogliere, attraverso gli scatti della sua Nikon, la fisicità, la mimica facciale, la gestualità, l’empatia, la complicità con gli attori e la presenza scenica di Fellini sul set e nei momenti di relax. Scrive infatti Augusto Caminito: «La verità è nell’occhio dietro l’obiettivo, è nella purezza intuitiva di chi scatta ed è qui che risiede la forza degli scatti di Patrizia Mannajuolo. Federico Felini è più di un regista, è un fenomeno culturale il cui viso, voce e fisicità sono entrati nell’immaginario collettivo quanto i suoi film».

Ci vengono così restituite immagini dalle quali traspare lo stupore, la meraviglia di Patrizia nel ritrarre questa leggenda del cinema e che rafforzano lo status iconico di Fellini. Straordinari gli scatti che ritraggono il regista insieme a Marcello Mastroianni e che illuminano il legame profondissimo che legava i due, un rapporto prima di tutto umano e poi professionale.

La stessa Patrizia Mannajuolo scrive a proposito di questa sua straordinaria esperienza: «Mi guardavo attorno cercando di carpire la personalità di ogni componente della troupe. Con ogni fotogramma mi sembrava di dover compiere un prodigio: fissare quell’attimo unico e irripetibile in cui si combinano la giusta luce, la giusta posizione del soggetto e l’esatta esposizione dell’obiettivo. Tutto doveva confluire in quel suono percepito solo da me tra i mille rumori del set: lo scatto secco dell’otturatore della Nikon. Quel segnale mi inebriava rappresentando qualcosa di molto simile all’esperienza di una ballerina a cui riesce un difficile passo di danza o a un musicista che ottiene un accordo perfetto».

E come nota Valentina Rippa, le fotografie di Mannajuolo restituiscono l’aspetto più vero e reale del cinema, l’atmosfera di  complicità e, talvolta, i contrasti del dietro le quinte, e noi non possiamo far altro che ammirare, con un pizzico di invidia verso l’autrice, quella che è stata un’esperienza ed una testimonianza unica quanto preziosa.

Federico Fellini. L’occhio di Patrizia Mannajuolo

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