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Il Madre racconta: 20 anni di lunGrabbe nel volume di Domenico Mennillo
Libri ed editoria
di redazione
Una storia che copre un arco temporale che va dal 2001 al 2020, incrociando persone ed eventi, attraversando ambiti e spazi, tra teatro, filosofia, arti visive e performative. Eterogenee sono le suggestioni e molteplici i ricordi espressi da “Buch der Freunde”, il volume nel quale Domenico Mennillo ha raccolto i 20 anni di attività di lunGrabbe, progetto multidisciplinare avviato già dal 1999, a Napoli, insieme a Rosaria Castiglione. La pubblicazione, edita da Morra/E-M Arts – e della quale scrivevamo anche qui -, sarà presentata oggi, 19 gennaio, alle 18, al museo Madre, in un dialogo tra l’autore e Tommaso Ariemma, filosofo e docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. L’incontro rientra nell’ambito di “Il Madre racconta”, ciclo dedicato alle presentazioni di volumi d’artista e sull’arte, iniziato lo scorso sabato, con “Istituto di Traduzione”, di Giuseppe Caccavale, edito da Libreria Dante & Descartes in 500 esemplari.
In questa occasione, saranno proiettati tre brevi film di Mennillo, girati in pellicola tra il 2006 e il 2017: theatrum, theoria (2006, Super 8 e Mini DV, colore,10 min.), Dispositivo per il funzionamento del rosso nella pellicola Super 8 (2011, Super 8, colore, 3 min.), Dispositivo per il funzionamento non edulcorato del genere porno nella pellicola b/n nel formato 8 mm (2017, 8 millimetri, b/n, sonoro, 3 min.). Assieme ai tre film verrà proiettato il video WLK_Wunder_Litterature_Kammer di Andrea De Cunzo, relativo all’omonima installazione-expo realizzata da Mennillo nel 2015 presso il Museo Nitsch di Napoli.
“Buch der Freunde” è scandito da 28 testi, realizzati da poeti, studiosi e artisti, fra cui Stelio Maria Martini, Iain Chambers, Tiziana Terranova, Tommaso Ottonieri, Stefano Taccone, Pierandrea Amato, Maurizio Zanardi. Ognuno dei brani, la maggior parte mai pubblicati prima, è riferito a performance di teatro ambientale, installazioni-expo ed eventi realizzati da lunGrabbe dal 2001 al 2020. In appendice, le partiture di tre performance realizzate da Mennillo tra il 2014 e il 2020: POEMA VISIVO 1976, Due Distici, nata a Parigi in collaborazione e in complicità con Jean-François Bory, e Hypno-Mnemata. La struttura e l’indice (con alcune variazioni) ricalcano il precedente volume di Mennillo, pubblicato nel 2014, “Alcune Architetture di Napoli 2003-2013. Il teatro di lunGrabbe nelle architetture napoletane”, a cura di Raffaella Morra e Loredana Troise, con disegni di Rosaria Castiglione. Entrambi i volumi, che saranno esposti durante la presentazione, sono concepiti come libri d’artista e assemblati in cofanetti come fascicoli sciolti, prodotti con carte di pregio e tecniche tipografiche ricercate.
Il programma di “Il Madre racconta” proseguirà giovedì, 20 gennaio, con “Il museo dialogante. Dall’ascolto alla co-creazione con il visit-attore”, di Umberto Avanzi, Matteo Mocchi ed Emanuele Sacerdote, pubblicato da Editoriale Scientifica.