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Una collaborazione tra una grande banca e due fondazioni culturali, per rilanciare un prestigioso marchio editoriale: Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo hanno annunciato l’acquisizione del 100% della Società Editrice Allemandi. Questo passaggio rappresenta un investimento strategico per una lunga storia editoriale nel settore dell’arte e della cultura.
Allemandi: una missione di cultura
Fondata a Torino nel 1983 da Umberto Allemandi, la casa editrice si è da subito distinta per la qualità dei suoi periodici e volumi dedicati alle arti figurative e decorative. Il primo progetto editoriale è stato Il Giornale dell’Arte, un “quotidiano” dell’arte per raccontare il panorama culturale con tempestività e approfondimento. Il successo di questa formula ha portato alla nascita, nel 1990, del marchio internazionale Umberto Allemandi & Co. Publishing Ltd a Londra, che pubblica il mensile The Art Newspaper. Da allora, la casa editrice ha creato un network di testate internazionali con sedi a Torino, Londra, New York, Parigi e Shanghai, facendo di Allemandi un protagonista globale dell’informazione artistica.
Allemandi ha inoltre dato avvio a un’intensa attività libraria. Il 30 giugno 1983 è stato pubblicato il primo volume, I dipinti dell’Ottocento italiano, nella collana Annuari di economia dell’arte. Pochi mesi dopo, la collana I testimoni dell’arte, diretta da Mina Gregori, ha inaugurato un approccio di altissimo livello scientifico, ospitando autori come Alvar González-Palacios e John Pope-Hennessy.
Il catalogo editoriale si è strutturato in dieci filoni principali: arte antica, moderna e contemporanea, fotografia, design, arti decorative, collezioni, musei, teatro, danza, architettura e giardini. Tra gli autori e le autrici pubblicati: Clement Greenberg, Federico Zeri, Michael Jaffé, Francis Haskell, Jean Clair, Rafael Moneo, Ignasi de Solà-Morales, Renzo Piano, Francis Russell, Nicoletta Misler, Angela Vettese, Antonio Paolucci.
Un nuovo capitolo per la Società editrice
L’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo e delle Fondazioni piemontesi rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo per Allemandi. Come sottolineato dal fondatore Umberto Allemandi, questa nuova fase promette risorse maggiori e una visione internazionale ancora più ampia: «Nel nostro cassetto vi sono straordinari progetti che potranno realizzare soltanto adeguate risorse umane e finanziarie con una chiara e lungimirante visione del futuro e una convinta volontà di iniziativa. Perciò non potevamo trovare nessun partner migliore di quelli che sono qui riuniti per assicurare nel secondo tempo della nostra storia uno straordinario sviluppo nelle attività di servizio culturale e artistico, e soprattutto la piena centralità dell’Italia nell’informazione universale su attività opere e operatori nel settore arte».
Michele Coppola, nominato dall’Assemblea dei soci Presidente della nuova Società Editrice Allemandi, ha sottolineato l’importanza per Intesa Sanpaolo dell’investimento in ambito artistico e culturale, esplicitamente ribadito nel Piano di Impresa, che «Ha portato alla trasformazione di palazzi di proprietà nei quattro musei di Gallerie d’Italia e alla cura costante del patrimonio artistico del Gruppo e del Paese, con risultati che fanno riconoscere il nostro Progetto Cultura come un caso unico in Europa». «La produzione editoriale che accompagnerà le esposizioni, i restauri, i progetti condivisi e le iniziative formative renderà ancora più completo, coerente e prestigioso il lavoro culturale della Banca», ha continuato Coppola.