Una nuova casa editrice dedicata all’arte e ai linguaggi del contemporaneo, con un approccio interdisciplinare e “curatoriale”. Si tratta di Lenz, nuova avventura del duo Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi che, così, riprendono le fila del discorso editoriale dopo Mousse, la rivista fondata da Bonaspetti e di cui Cernuschi è stato tra i principali animatori. Oltre al lavoro in Mousse, i due hanno collaborato anche per Ordet, spazio espositivo e di ricerca milanese, aperto nel 2019, insieme ad Anna Bergamasco, nell’area di Porta Romana.
Lenza sarà dedicata specificamente alle arti visive, che costituiranno la spina dorsale del catalogo insieme a titoli di teoria, architettura, design e altre discipline culturali che caratterizzano la contemporaneità. Oltre alla pubblicazione di titoli su artisti e protagonisti, emergenti o affermati, dell’arte visiva, la nuova casa editrice sarà impegnata anche in un lavoro di ricerca sul recente passato, per riscoprire autori chiave e posizioni pionieristiche. I libri saranno disegnati, editati, stampati e confezionati in collaborazione con professionisti, per rispondere alle caratteristiche specifiche di ogni titolo. I libri saranno distribuiti attraverso distributori specializzati e sono acquistabili su tutte le principali piattaforme online.
Attualmente disponibile, un volume di Chus Martínez, curatrice e storica dell’arte spagnola, attualmente direttrice dell’Art Institute presso l’Academy of Art and Design di Basilea, oltre che direttrice artistica di Ocean Space, lo spazio di Venezia sostenuto da TBA21-Academy. In Corona Tales. Let Life Happen To You, Martínez affronta il tema delle relazioni tra individui al tempo della pandemia, a partire dalla sua esperienza famigliare.
Tra i titoli di prossima pubblicazione, la prima monografia completa dell’artista svizzero Raphael Hefti, in occasione della personale alla Kunsthalle di Basilea nell’ottobre 2020, una raccolta di contributi di Andréa Picard, Yann Chateigné-Tytelman, Eva Fabbris, Andrea Viliani, Federico Chiari, Attilia Fattori Franchini e Marianna Vecellio, sulla ricerca artistica di Diego Marcon, e un volume fotografico dedicato al progetto dell’artista brasiliano Mauro Restiffe per Villa Santo Sospir, la casa che compare nell’omonimo film di Jean Cocteau e dove il regista realizzò un denso ciclo di decorazioni.
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