Categorie: Libri ed editoria

libri_parole d’artista | Scritti in mostra | (il saggiatore 2008)

di - 8 Settembre 2008
L’avanguardia come zona è il sottotitolo scelto per l’ultima raccolta di scritti in mostra che suggellano i cinquant’anni di attività artistica di Fabio Mauri. Un compendio che condensa un’intensa summa di esperienze, in cui arte e vita si fondono e s’intrecciano in una ricca trama di vicende. Dipanate lungo uno dei più frizzanti periodi di fermento culturale della storia d’Italia, quello che va dal secondo conflitto mondiale al limitare del nuovo millennio.
Circa mezzo secolo in cui gli eventi della sfera personale esaltano la vivace sensibilità dell’artista, attraverso la quale si snodano pensieri, riflessioni, racconti e memorie. Una sensibilità radicata nella ragione, controbilanciata dall’esercizio dell’intelletto, capace di “informare” i fatti. E di ordinare un linguaggio che comunica l’ineluttabilità del reale nella complessità della progettazione artistica.
Le opere di Fabio Mauri partono sempre dalla coscienza del potere trasformista del linguaggio, “capace di travestirsi, trasmutarsi”, come scrive Francesca Alfano Miglietti, “di essere seduttivo anche nelle sue forme ideologiche più pericolose”. L’artista risponde con l’azione, annulla i filtri della comunicazione, rendendo il messaggio in “immagini” immediatamente codificabili, snellendo il processo di comprensione in un semplice e immediato atto emotivo.
Per tutto il libro, Mauri ricompone come in un puzzle i suoi scritti stilati dal 1958 a oggi, ripercorrendo la sua complicata esistenza e la sua carriera attraverso racconti autobiografici, resoconti, estratti da appunti personali, progetti installativi e performativi, note alle opere, piccoli saggi su temi come l’arte, la critica, il linguaggio e l’ideologia. Quest’ultima, in particolare, è considerata come l’equivalente europeo dell’oggetto di consumo americano, “l’oggetto ansioso”, il falso ideologico, che ingombra e piega il linguaggio ai propri voleri, che costituisce il “filo conduttore” sia del testo che di tutte le sue riflessioni e scelte artistiche.
Così, dal 1970 in poi, inseguendo l’ideologismo e “portato per mano dall’analisi poetica dei contenuti effettivi del linguaggio”, Mauri torna all’Europa della sua infanzia, un’“Europa falsa, ma vera nella sua drammaticità”. Le installazioni e le performance ripropongono dal “vivo” le esperienze più aberranti del nazismo e del razzismo, coinvolgendo il pubblico nella rievocazione di ciò che la storia ha rimosso, in un turbine tortuoso che conduce dritto all’esplorazione del “turpe”. Ecco dunque che in Ebrea, in Che cos’è il fascismo, in Language is war e in Ideologia e Natura il fattore tempo si dilata restituendo i fatti, i dati, i reperti e le immagini al tempo riverberante dell’evento, a “quella memoria crudele [che] diveniva metafora attuale”. Di un presente invisibile, come la verità che sconvolge “la dimensione storica del conscio e dell’inconscio, per aprire varchi verso nuovi mondi e nuovi modi di rivivere e rivedere il passato e il futuro.
L’arte, “che non è un sistema di pensiero, ma piuttosto un sistema immaginoso su quei sistemi”, si mescola con il fine pensiero dell’artista, che affonda le radici in un razionalismo intimo e oscuro. Una somma di elementi che lo conduce a esplorare gli aspetti più controversi dell’intelletto, del linguaggio e delle ideologie, a destrutturarne la natura complessa e ambigua fino a risolvere un nuovo lessico che si rinnova continuamente nell’azione.

Con la prefazione e la cura di Francesca Alfano Miglietti, Scritti in mostra rappresenta, oltre che un vademecum completo su Fabio Mauri, un documento importante per una tra le pagine più importanti della storia e della storia dell’arte nel nostro Paese.

articoli correlati
Fabio Mauri all’Auditorium Parco della Musica di Roma

francesca de filippi

la rubrica libri è diretta da marco enrico giacomelli


Fabio Mauri – Scritti in mostra. L’avanguardia come zona 1958-2008 – a cura di Francesca Alfano Miglietti
Il Saggiatore, Milano 2008
Pagg. 350, ill. col., € 49
ISBN 9788842813798
Info: la scheda dell’editore

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Saremo mai abbastanza? Osman Yousefzada al The Box di Plymouth esplora le profonde disuguaglianze tra il Nord e il Sud del mondo

Fino al 9 Marzo, "When will we be good enough?" ospita le installazioni dell’artista inglese Osman Yousefzada, ragionando sulle possibili…

3 Gennaio 2025 0:02
  • Beni culturali

Milano vuole riaprire al pubblico la Sala delle Asse di Leonardo entro le Olimpiadi

Il Comune di Milano ha pubblicato il bando per l’ultima fase di restauro delle decorazioni della Sala delle Asse, il…

2 Gennaio 2025 20:20
  • Mostre

L’alterità esistenziale del corpo nelle opere di Peter Hujar e Margherita Manzelli

Al Centro Pecci di Prato due mostre per celebrare l’azione delle fotografie di Peter Hujar e la stasi dei dipinti…

2 Gennaio 2025 18:23
  • Mercato

Dentro l’asta. Seams of Marl di Francesca Mollett

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco il caso…

2 Gennaio 2025 14:18
  • Arti performative

Il coniglio di Gelitin/Gelatin rivive per la nuova performance da Forof, a Roma

A Roma, Forof presenta un public program per approfondire la mostra dei Gelitin/Gelatin: si parte con una performance dello stesso…

2 Gennaio 2025 12:59
  • Personaggi

Addio a Ruggero Savinio: se ne va un testimone della pittura del Novecento

Ruggero Savinio è morto a 90 anni: nipote di Giorgio de Chirico, riuscì a reinterpretare la grande tradizione della pittura…

2 Gennaio 2025 11:45