08 giugno 2009

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Non solo nomi altisonanti come Jean Clair e Arthur Danto. Anche in Italia c’è chi - oltre a occuparsi di mostre e direzioni artistiche, gallerie e musei - si dedica alla scrittura. Magari come momento di riflessione nel turbinio dell’iper-modernità. Le recenti prove su carta di Sergio Risaliti...

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Ha fondato e diretto, fino al 2002, il Palazzo delle Papesse a Siena, un centro d’arte contemporanea calato pericolosamente nella Toscana dell’arte antica. Non contento, dopo qualche anno ha dato vita alla breve ma spumeggiante attività di Quarter a Firenze.
Prima, dopo e durante c’è stata un’attività fervente in qualità di curatore e critico per numerose mostre ed eventi in spazi pubblici e privati, dalla galleria torinese di Alberto Peola alla direzione del Museo Marca di Catanzaro. Un’attività concentrata in amplissima parte sul contemporaneo, con qualche puntata verso gli artisti più storicizzati, ma non spingendosi quasi mai ante la seconda metà del Novecento.
Questo vulcanico versante ha però, in questi ultimi mesi, trovato un controcanto nella scrittura. Una scrittura slegata dagli eventi espositivi e “d’occasione”; insomma, una scrittura tout court che, come spesso accade, riveste una funzione basilare per mettere in prospettiva il proprio tempo. Una conseguenza della tempistica radicalmente differente che essa esige, ma non solo. PSergio Risaliti - Melotti. Catalogo generale della graficaoiché non è esclusivamente la scrittura in sé che pare aver attratto, almeno in questa fase, Sergio Risaliti. Sono anche e forse soprattutto i temi scelti che fanno pensare a un’esigenza di “contestualizzazione storica”, di radicamento, di sedimentazione di quanto vien fatto e detto nei e dei nostri giorni.
Così è proseguito, dopo una prima prova nel 2007 per i tipi di Maschietto (Il Bacco di Michelangelo. Il dio della spensieratezza e della condanna), il progetto a quattro mani condotto con Francesco Vossilla. Approdato alla collana dei “Pesci rossi” di Electa, il volume michelangiolesco è dedicato alla Zuffa dei centauri. A una prima parte scrupolosamente filologica segue un’erudita disamina ermeneutica, che analizza l’opera in sé e la confronta con il corpus di Michelangelo, senza obliare una documentata discussione dei precedenti e delle filiazioni, e infine il dialogo con le antecedenti interpretazioni della Centauromachia.
L’agile libretto si chiude con una manciata di pagine che annunciano l’ampio apparato iconografico e che sono dedicate alla Metamorfosi di una battaglia. Ed è qui che si ritrova il Risaliti più noto, quando si affronta la questione della “sperimentazione liminale dell’informe” e si citano Rubens e The Flame (1938) di Pollock, Bacon e la Ceramica spaziale (1949) di Lucio Fontana, fino all’“onomatopeicaBattaglia sul greto del fiume (1979) di Fausto Melotti.
Proprio a Melotti è dedicata, ancora per Electa, un’opera monumentale, il Catalogo generale della grafica. Paolo Canevari - Burning Colosseum - 2008 - acquaforte e puntasecca - cm 150x100 - courtesy Christian Stein Edizioni, MilanoDue eleganti volumi in cofanetto, dedicati l’uno a Incisioni, Volumi e Cartelle, l’altro agli Esemplari Unici, ed entrambi concernenti il periodo 1969-1986. E mentre Risaliti sta lavorando al prosieguo del lavoro, che riguarderà i Disegni (quanto alle Sculture, un’altra coppia di volumi è stata pubblicata da Electa nel 1994 per le cure di Germano Celant), si può dedicare il giusto tempo a queste 700 pagine, aperte da un ricordo commosso di Giulio Paolini. Un’unica pagina che fa da apripista al saggio di Risaliti introduttivo al percorso “labirintico di un artista amante del gioco degli opposti”.
Fra le molteplici attività di Risaliti c’è, last but not least, la direzione artistica della Galleria Christian Stein. Che ha aperto una nuova sede nell’ex Archivio Lucio Fontana a Milano e il cui focus è proprio la grafica. Si resta dunque in ambito editoriale, a intenderlo etimologicamente. Ma volendo permanere nel significato più corrente, sempre per Stein v’è un’ulteriore novità: in aprile sono infatti stati presentati i primi tre volumi dei Quaderni della galleria, dedicati a Paladino, Melotti e Kounellis. La firma, va da sé, è quella di Sergio Risaliti.

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marco enrico giacomelli

*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 57. Te l’eri perso? Abbonati!


I volumi segnalati:
Sergio Risaliti & Francesco Vossilla, Il Bacco di Michelangelo. Il dio della spensieratezza e della condanna, Maschietto, pp. 120, € 18, ISBN 9788888967837
Sergio Risaliti & Francesco Vossilla, Michelangelo. La zuffa dei centauri, Electa, pp. 86, € 15, ISBN 978883706339
Sergio Risaliti, Melotti. Catalogo generale della grafica, Electa, pp. 684, € 140, ISBN 9788837064563

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