Terzogenito del noto drammaturgo e di Maria Antonietta
Portolano,
Fausto Pirandello (Roma, 1899-1975) partiva â di nascosto dal padre â alla
volta di Parigi, insieme alla modella Pompilia DâAprile. Un soggiorno breve, da
febbraio 1928 a marzo 1930, ma determinante, durante il quale non solo sarebbe
nato il figlio Pierluigi, ma lâartista avrebbe avuto la sua prima personale,
presso la galleria di Charles Vildrac.
Con entusiasmo e meticolositĂ , Flavia Matitti ricostruisce
questi momenti nel saggio
Fausto Pirandello. Gli anni di Parigi 1928-1930.
Una nuova tappa nel percorso conoscitivo di questo artista non facile, iniziato
nel 1995 sotto la guida di Maurizio Fagiolo dellâArco, in occasione
dellâantologica a Palazzo Reale di Milano, curata da Claudia Gian Ferrari.
Nel
1999, poi, la mostra romana per il centenario della nascita, a Palazzo delle
Esposizioni. Matitti è co-curatrice, insieme a Gian Ferrari, anche del volume
Fausto
Pirandello. Riflessioni sullâArte (2008) e collabora al
Catalogo generale dellâopera di Fausto
Pirandello.
â
La parte piÚ divertente è stata andare in giro per
Parigi, alla ricerca dei luoghi frequentati da Pirandello e raffigurati nei
suoi dipintiâ,
racconta la studiosa. Grande lâemozione nel ritrovare lâatelier al 16 bis di
rue Bardinet. â
Non speravo fosse sopravvissuto, perchĂŠ arrivata sul posto,
nel XIV arrondissement, la strada si presentava fiancheggiata da anonimi
casermoni in cemento. Ma, giunta in fondo alla via, sorgeva ancora un palazzo
in stile liberty-moresco. Oltre lâampio portone, quasi per magia, mi sono
ritrovata in una âcitĂŠ dâartistesâ, con basse case-studio affacciate sui lati
di un lungo cortile rettangolare immerso nel verde. Era proprio il luogo in cui
Pirandello aveva dipinto per circa due anni. Sarebbe interessante sapere quali
altri artisti avevano lĂŹ il loro atelier in quel periodo, ma al momento ho
trovato notizia solo del pittore, poeta e fotografo svizzero Andreas Walserâ.
Nella capitale francese il linguaggio pittorico di
Pirandello si nutre dellâinfluenza di
Picasso,
Derain,
Braque,
Magritte e, fra gli
italiens de Paris, soprattutto di
de Chirico e
de Pisis.
Quanto alla sfera privata, da lettere inedite è emerso che
Luigi Pirandello avrebbe scoperto di avere un nipote solo due anni dopo la sua
nascita. Evento intorno a cui ruoterebbe anche la misteriosa simbologia di
Donne
con salamandra (1928-30).