Categorie: Libri ed editoria

libri_saggi | L’arte dell’accecamento | (cortina 2007)

di - 21 Gennaio 2008
L’accecamento è l’ottundimento della vista che consegue alla possibilità tecnologicamente garantita di proiettare lo sguardo al di là della linea dell’orizzonte. L’occhio si perde e si disorienta perché l’esorbitante potenza dei dispositivi tecnologici, tra i quali Virilio annovera non solo e non tanto quelli tele-scopici, ma soprattutto le webcam che forniscono una copertura in diretta del campo percettivo, rovescia ogni prospettiva, fa deflagrare le apparenze, rende incapaci di vedere e di conoscere ciò che ci è più vicino.
Nelle prime pagine del saggio compare una citazione del filosofo Merleau-Ponty: “Obbedire a occhi chiusi è l’inizio del panico”. Il panico delle coscienze, che caratterizza per Virilio la situazione emotiva propria del regime di sovraesposizione mediatica, è la fatale distrazione che trattiene nell’attesa dell’inatteso; un’attesa paradossale, sospesa tra l’ansia e il desiderio, in cui però “ciò che soprattutto non si cerca è di vedere”. Individualismo di massa e omologazione, sincronizzazione delle coscienze e “comunismo dell’emozione pubblica”: questi solo alcuni dei pregnanti sintagmi che l’autore conia per definire le conseguenze sociali e politiche dell’attuale “inversione della pulsione scopica”, secondo la quale non interessa più vedere, ma solo essere visti, della catastrofe dell’intersoggettività dello sguardo.
Sono incalzanti le analisi di Virilio, stringate le diagnosi, difficilmente non etichettabili come “apocalittiche” purché, come più volte l’autore stesso ha precisato, si faccia risuonare nel termine “apocalisse” l’appello a un senso profondo del tragico e non a uno sterile pessimismo.
Quale ruolo spetta dunque all’arte? Per rispondere a questa domanda, occorre prima chiedersi: quale arte prolifera in un regime dell’accecamento? Una “estetica della sparizione”, progressivamente sostituitasi a quella dell’“apparizione oggettiva”, definisce le linee direttive dell’arte contemporanea. Virilio ce ne mostra intanto gli effetti da un punto di vista architettonico, nella tendenza a costruire a perdita d’occhio e ad alleggerire la consistenza materiale dell’opera; ma una simile aspirazione alla smaterializzazione accomuna in generale tutte le arti.
L’arte dell’accecamento è un’arte dell’incidente in tempo reale. Soprattutto, è un’arte dell’amnesia, il sintomo endemico di una cultura senza memoria e di una memoria, individuale e collettiva, divenuta a circuito chiuso, saturata dal profluvio di immagini mediatiche che costituiscono l’archivio delle esperienze vissute catalogabili, omologabili, interscambiabili.
La questione dell’arte allora si presenta di nuovo e più perentoriamente come una questione politica. Ad essa spetta il compito di opporre resistenza, dice Virilio nelle ultime, forse un po’ elusive battute del saggio, resistenza alla smaterializzazione, alla crisi del principio di rappresentazione, che al tempo stesso investe le arti e minaccia la sopravvivenza delle democrazie parlamentari, e alla traduzione progressiva del senso comune, per dirla con Kant, in emozione pubblica gestita e orientata dall’operato degli specialisti della comunicazione mediatica.
In conclusione, risuona dunque l’appello a un’“arte-materia” capace di restare e di resistere alle politiche della velocità del regime audio-visivo, che amministra il ritmo di produzione e consumo della nostra cultura e stravolge la nostra percezione dello spazio e del tempo.

articoli correlati
Arte e altre apocalissi

giulia matteucci

la rubrica libri è diretta da marco enrico giacomelli


Paul Virilio – L’arte dell’accecamento
Raffaello Cortina, Milano 2007
Pagg. 88, € 8,50
ISBN 9788860300997
Info: la scheda dell’editore

[exibart]

Articoli recenti

  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22