Andy Warhol. Photo: RDA/Getty Images
Un nuovo libro racconta l’enorme e stravagante archivio di Andy Warhol: “A is for Archive: Warhol’s World form A to Z”. Warhol non è stato soltanto uno dei più importanti artisti dell’arte del secolo scorso, ma anche un collezionista compulsivo degli oggetti più disparati. Migliaia di audioregistrazioni, corpetti femminili, Polaroid, calchi dentali, le sue famose capsule del tempo: c’è di tutto nell’archivio dell’Andy Warhol Museum a Pittsburgh (Pennsylvania), che conserva l’eredità dell’artista in centinaia di migliaia di oggetti.
Il testo è a cura di Matt Wrbican, autentica autorità sul tema. Il libro contiene saggi editi e inediti, e un ricco apparato di immagini, che ricostruiscono la storia artistica e personale di del padre della Pop Art, gettando nuova luce su alcuni aspetti della sua vita attraverso gli oggetti della sua collezione.
Il volume si divide in 26 capitoli, uno per ogni lettera dell’alfabeto. Per esempio, “J is for Julie”, in onore alla collezione di oggetti della madre dell’artista, Julia. “Z is for Zombie”, per le Polaroid di Warhol che veste i panni di vari personaggi, come la drag queen, il robot, il clown e, appunto, lo zombie.
Matt Wrbican ha lavorato per anni nell’archivio dell’Andy Warhol Museum, prima che gli venisse diagnosticato un cancro al cervello. Da tempo desiderava pubblicare un testo sulla collezione della Superstar della Pop Art, immaginando la struttura del libro-alfabeto come la migliore per esprimerne la ricchezza e la varietà. Il team dell’Università di Yale ha continuato i suoi studi quando la malattia non gli ha più permesso di lavorare. A giugno di quest’anno, i ricercatori hanno confezionato una prima copia del libro rilegata a mano, da regalare a Wrbican. Matt è scomparso nei giorni successivi, dopo quattro anni di battaglia contro la malattia. Questo libro è un omaggio alla dedizione del suo lavoro ventennale nell’archivio più stravagante che ci sia, che non poteva che essere di Andy Warhol.
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