Uno dei libri sicuramente più originali ed affascinanti curati da Ezio Gribaudo è stato realizzato nel 1968 per le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo di Torino. Si tratta di 194 Disegni di Giorgio de Chirico: selezione attenta che raccoglie l’esatto numero degli schizzi dell’artista in un excursus che parte dal 1918 e arriva fino al 1967. Nella singolare forza delle opere su carta, l’ideale della rappresentazione trascende ogni soluzione materiale e si affida al segno puro. Il gusto per lo schizzo non è mai fine a se stesso in de Chirico: il disegno presuppone tutta la gamma delle future scelte cromatiche e rappresenta la vitalità originaria delle opere metafisiche. L’introduzione al volume era stata curata da Luigi Carluccio, che poneva l’accento proprio sulle alchimie verbali, sull’impianto narrativo dell’intera produzione artistica di de Chirico. Proprio nel disegno, secondo il critico torinese, si rivelerebbe l’intima natura del pittore e lo slancio sorgivo delle intenzioni.
Nell’occasione di questa esperienza editoriale, Ezio Gribaudo decideva di acquisire per la propria collezione personale sessanta disegni dell’artista nell’intento di costituire una scelta simbolica all’interno del percorso tematico e cronologico dell’artista, attraverso la quale potessero affiorare le sue differenti risorse inventive. Volontà di classificazione archeologica e antologica che ha caratterizzato l’operato di Ezio Gribaudo in tutte le sue possibili declinazioni: artista, collezionista, editore, ideatore e organizzatore di eventi seminali per la storia dell’arte del Novecento. In questa sorta di florilegio figurativo, compaiono alcuni veri e propri capolavori di de Chirico, tra i quali Visione (1923), Olga (1927), Vita Silente (1928), Mobili nella Valle (1936), Autoritratto (1957).
Queste immagini, accanto ad un esauriente e appassionato testo di accompagnamento di Stefano Cecchetto, sono presenti in Memorie Ritrovate, pubblicato da SKIRA in occasione della mostra di Ezio Gribaudo e Giorgio de Chirico presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (10 marzo- 10 aprile), che a fine maggio farà tappa alla Biblioteca Nazionale di Torino.
Il libro si sviluppa come un racconto per immagini con l’intera serie degli “Omaggi a de Chirico” realizzati da Gribaudo nel biennio 1968-69: oli e acrilici e tecniche miste su tela che riflettono il potere di una sinergia. La silenziosa e sospesa magia delle sintesi metafisiche del Maestro incontra le invenzioni cartacee, magmatiche o volutamente naïf dell’allora quarantenne Gribaudo, premiato per l’opera grafica nel 1966 alla Biennale di Venezia.
Da segnalare l’intervento di Lorenza Trucchi, che del volume ha curato una sentita e scanzonata introduzione, in cui ripercorre la sua carriera parallelamente a quella di Ezio Gribaudo, con divertiti accenni a Francis Bacon e Cesare Zavattini, rivelando il proprio sodalizio e il profondo legame della sua formazione di critica con la pratica estetica del Maestro.
Ivan Fassio
Ezio Gribaudo e Giorgio de Chirico. Memorie Ritrovate
Autore: Stefano Cecchetto
Editore: Skira
Anno di pubblicazione: 2015
Euro 22