Le case degli artisti rimangono ancora oggi una categoria pressoché sconosciuta o dimenticata dal pubblico, come pure dalle stesse guide turistiche. Eppure è proprio in questi ambienti dove si può scoprire davvero un artista, attraverso uno sguardo più intimo sulle sue abitudini, gli interessi e la vita privata, che influenzano inevitabilmente anche la sua produzione. Che si tratti di letteratura, musica, pittura o scultura. È nelle abitazioni degli artisti che si possono scoprire indizi e informazioni meno conosciuti, elementi personali che aiutano a completare il quadro e la visione che abbiamo di quell’autore. Perché l’immagine della casa, come scriveva Bachelard nel suo libro La poetica dello spazio, può somigliare alla topografia del nostro essere più intimo. Eppure, ancora oggi, le dimore degli artisti sembrano essere posizionate in secondo piano rispetto alle altre destinazioni turistiche. Forse solo in pochi tra i cittadini romani hanno visitato la casa di Giorgio De Chirico in piazza di Spagna, quella di John Keats o la dimora capitolina di Goethe. E probabilmente in molti non ne conoscono neppure l’esistenza. Lo stesso per le (varie) abitazioni di Gabriele D’Annunzio o la residenza di Giacomo Leopardi a Recanati. E tante altre ancora.
Insomma, un patrimonio unico e immenso a disposizione del nostro Paese e dei potenziali visitatori, ancora tutto da scoprire. Per un modo nuovo, o comunque diverso, di fare turismo. Nel libro di Consuelo Valenzuela: Guida alle più belle case di artisti in Italia (Stampa Alternativa, 2016), vengono proposte 54 case-museo sparse sul territorio italiano. Un manuale prezioso, che pur non volendo (né potendo) essere esaustivo, cerca di illustrare questo autentico patrimonio culturale che merita di essere conosciuto. «Alcuni anni fa, in occasione di una visita a una mostra su Galileo Chini alla Galleria di Arte Moderna di Roma – racconta l’autrice – scoprii, una volta tornata a casa, che la sua casa di vacanze in Versilia, a Lido di Camaiore, era diventata un albergo che aveva conservato parte del mobilio originale e alcuni effetti personali dell’artista. La cosa mi sembrò estremamente interessante e decisi di cercare in internet cosa ne era stato di altre case di artisti, una realtà che fino a quel momento avevo ignorato. Mi resi conto che ne esistono oltre un centinaio in Italia. Quasi sempre aperte al pubblico, trasformate perlopiù in case-museo o fondazioni: rappresentano una realtà museale sconosciuta ai più. Anche da coloro che potrebbero essere tra i maggiori fruitori: ossia, tutti quelli che hanno amato le opere degli artisti in questione».
Nel volume – come spiega in maniera impeccabile Cinzia Tani nella prefazione – non ci sono solamente le descrizioni delle case con gli indirizzi e gli orari di visita, ma un florilegio di aneddoti sorprendenti e in gran parte sconosciuti. Seguendo proprio il percorso del visitatore che, stanza dopo stanza, va alla ricerca dei segni e delle tracce lasciate nelle abitazioni dai loro straordinari proprietari. Dedicato a chi a ma l’arte, in tutte le sue forme. Ma ideale, al tempo stesso, per chi è semplicemente alla ricerca di nuovi itinerari, turistici o culturali, che questo straordinario Paese non smetterà mai di offrire. Anche se, ancora oggi, bisogna andarseli a cercare.
Alessio Crisantemi
GUIDA ALLE PIÚ BELLE CASE DI ARTISTI IN ITALIA
Autore: Consuelo Valenzuela con una prefazione di Cinzia Tani
Editore: Stampa Alternativa
Anno di pubblicazione: 2016
Euro:18