Forte, spregiudicata, spirituale, perseverante, iconica, emotiva, moglie senza marito, amante tradita, madre senza figli. Marina Abramović è tutto questo e non solo. La sua arte e la sua vita ormai sono legate in modo indissolubile, hanno abbandonato la loro singolarità per fondersi in un tutt’uno. Marina Abramović è Arte con la A maiuscola. Marina Abramović è la madre non biologica di una generazione di artisti, curatori, critici e tante altre persone non inerenti al mondo dell’arte poiché attraverso la sua iconicità ha influenzato il mondo intero, assoggettandolo al suo lavoro e alla sua personalità. Marina Abramović è unica, sola, irripetibile e questo libro ne è la testimonianza. Attraversando mille difficoltà, la genialità creativa dell’artista è riuscita a concepire e portare in auge un nuovo concetto inteso di arte, quello della performance art. Leggere questa autobiografia non dovrebbe competere solo agli addetti ai lavori poiché non tratta solo di arte contemporanea e di performance art, ma di vita. La vita di una persona che non è diventata la migliore nel fare ciò che desiderava da piccola, è andata oltre. Ha abbattuto i limiti imposti dalla società, dalle persone, dal governo, ha attraversato i muri di ciò che è proibito, di ciò che non è giusto fare, di ciò che risulta comodo, diventando, quindi, ‘’semplicemente’’, Marina Abramović, la donna dallo sguardo magnetico nata nell’ ex Jugoslavia.
La storia e la carriera della Abramović non sono equiparabili a nessun altro artista. Amore, emozione, dolore, umorismo, etica del lavoro, paura, critica sociale, pericolo, vita e morte sono alcuni della vastità dei temi che porta nelle sue performance. La forza della Abramović risiede nella capacità di valicare il muro delle sensazioni e delle emozioni rendendole parte del suo gioco così da poterle permettere di vivere in uno stato di libertà assoluta.
Nel 2010, in occasione della sua retrospettiva al Moma, più di 750 mila persone aspettavano in fila fuori dal museo per avere la possibilità di sedersi di fronte a lei senza dire una parola, in una performance senza precedenti durata più di settecento ore. Il pubblico presente era completamente eterogeneo. Tutti bramavano un pezzo di Marina, tutti desideravano entrare in contatto con la sua aura spirituale e magnetica, con il suo sguardo talmente eloquente da non avere bisogno delle parole.
È il momento perfetto per recuperare questo libro dato che dal 23 settembre al 10 dicembre alla Royal Academy di Londra si terrà la più grande retrospettiva mai organizzata nel Regno Unito sulla celebre artista: un excursus di 50 anni di vita e d’arte, costellate da performance passate alla storia, da Imponderabilia a The Artist is Present.
«Sono solo interessata alle idee che diventano ossessive e non ti fanno sentire a tuo agio. Le idee che mi mettono paura». Il mio invito, in conclusione, non è solamente di leggere questo libro ma di prendere spunto da esso. Ascoltate voi stessi e le vostre idee, non abbiate paura di osare, abbiate fame, proprio come quell’artista serba che, partendo da Belgrado, ha conquistato il mondo.
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