“E sì, avevi dimenticato cosa succede quando scavalchi una rete con su il cartello VIETATO L’INGRESSO (qui: PROHIBIT EL PAS) e salti dall’ altra parte”. Nell’ incipit dell’ultimo romanzo di Vanni Santoni, Dilaga ovunque, Laterza Editori, nella cinquina dei finalisti del Premio Campiello, c’è la fotografia di una societàlatente, uno studio sulle sottoculture già affrontato nei romanzi “Muro di classe” del 2015 e “La stanza profonda” del 2017, entrambi su tematiche che hanno destabilizzato le regole esplorando il mondo dei rave e della musica elettronica, quello dei giochi di ruolo e della cultura nerd, e che si legano all’ultimo lavoro dello scrittore toscano costituendo così una trilogia contemporanea.
“Dilaga ovunque” è un progetto grintoso che si apre a Barcellona di notte, alla fermata dei treni della metropolitana, tra bombolette spray e polizia e che, attraverso il racconto di una donna quarantenne, Cristiana, non troppo famosa come artista concettuale ma assolutamente riconoscibile tra la sua gente, affronta il tema del graffitismo, evoluto poi nel fenomeno della Street Art. Puntuali i riferimenti alla storia dell’arte, dal segno preistorico delle antiche civiltà, come le incisioni sulle pareti di edifici pubblici e privati, alla New York degli anni Sessanta in cui i graffiti erano una forma di espressione individuale e protesta. Specifica la terminologia: Tag, Work, Crew, Throw Up. Numerose le citazioni di artisti che taggavano i loro nomi o pseudonimi su edifici, treni e altri spazi pubblici in cerca di visibilità e novità, come grido di ribellione giovanile, da Phase 2 a Tracy 168, divenendo poi grandi murales nelle firme di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, fino a Banksy e che portarono il graffitismo all’ attenzione del mondo dell’ arte come fenomeno globale. Nel libro viene spesso ricordata la critica d’arte e curatrice italiana Francesca Alinovi, nota per il suo lavoro pionieristico nel campo della Street Art e dell’arte contemporanea, tragicamente scomparsa in giovane età.
Oltre al piano del racconto nel romanzo l’autore riflette su comequesta tipologia di arte sia passata da azione vandalica ad atto di riqualificazione e invasione dello spazio pubblico. Ragiona altresì su come la Street Art, che spesso affronta tematiche sociali, politiche e culturali, tenda sempre più ad entrare oggi nelle gallerie, nei musei e nelle fiere.
L’intento di Santoni, che è anche valido giornalista e critico letterario, è dunque, nella continuità del suo lavoro letterario, sensibilizzare su questioni importanti, esplorando una varietà di temi e stili.
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