La natura ci è spesso stata descritta come un’entità separata dall’essere umano, come il frutto delle nostre azioni e delle nostre conquiste. Un dualismo che si è così radicato da caratterizzare innegabilmente l’era geologica in cui viviamo, conosciuta come Antropocene.
Ma siamo sicuri che sia davvero così? Molte popolazioni indigene, ad esempio, dimostrano che è possibile vivere in simbiosi con l’ambiente circostante, offrendo un netto contrasto alle abitudini consumistiche delle società occidentali.
Lo scrive Andrea Staid, antropologo e docente, che nel suo libro Essere Natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022) ci guida in un affascinante viaggio per comprendere le complesse connessioni tra l’uomo e gli ecosistemi in cui vive e da cui si è progressivamente allontanato.
Citando il filosofo e sociologo Bruno Latour, l’autore sostiene che il concetto stesso di natura sia un prodotto artificiale creato da noi, relegando così l’ambiente naturale ai margini. Questa alienazione ha innescato una crisi ecologica senza precedenti, caratterizzata da cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento. Ma niente paura! Nonostante le disastrose conseguenze ecologiche delle nostre azioni, queste pagine presentano l’esistenza di alternative reali e praticabili: critical gardening, spesa responsabile e riciclo dei rifiuti sono solo alcune delle possibilità esplorate per un futuro più verde. Dopo i primi capitoli di taglio storico, Staid dimostra quanto sia fondamentale cambiare il nostro pensiero e adottare un nuovo atteggiamento. Questo cambiamento di prospettiva non solo arricchisce la nostra comprensione della natura, ma ci invita anche a ripensare il nostro ruolo al suo interno, promuovendo una coesistenza più benefica e sostenibile. Vivere in modo differente significa adottare uno stile di vita basato sul senso del limite e sulle relazioni comunitarie, significa seguire le “8 R” proposte dal filosofo Serge Latouche – rivalutare, ricontestualizzare, ristrutturare, rilocalizzare, ridistribuire, ridurre, riciclare e riutilizzare – per costruire un’esistenza in cui la Terra non è una risorsa da sfruttare, ma un partner con cui collaborare.
Ispirante, educativo e motivante, Essere Natura è una lettura imprescindibile per chiunque abbia a cuore le tematiche ambientali, sociali e antropologiche, ma non solo, in grado di offrire una visione di speranza, dove tutti gli esseri viventi e non, dagli alberi agli animali, dai laghi agli oceani, sono entità interconnesse con la nostra esistenza. Un’idea da custodire per garantire la nostra sopravvivenza sul pianeta blu.
Prosegue fino al prossimo 3 maggio 2025 “Typewriter Drawings. Bologna/München/Roma – 1970/1971”, la mostra che Fondazione Antonio Dalle Nogare dedica…
La dimora storica di Giuseppe Verdi versava in condizioni di abbandono ma oggi la possibile svolta, con la firma del…
Picasso, Munch e Baj a Palazzo Reale, Niki de Saint Phalle al Mudec, Tim Burton alla Fabbrica del Vapore e…
Al Palazzo Reale di Palermo è in corso la mostra a cura di Markus Müller, direttore dell'istituto tedesco dedicato a…
Si inaugura martedì 17 dicembre, e proseguirà fino al prossimo 21 febbraio negli spazi di Metronom, la mostra personale di…
Charles H. Traub e Jack Sal: due mostre, due visioni sul volto umano e sui luoghi emarginati, da un lato…