L’iniziativa, voluta dall’assessore comunale alla cultura prof. Paolo Cardarelli, è curata da Mario Savini e si svilupperà in un percorso che lo stesso artista ha deciso di “tracciare”. Dal Teatro comunale “Luigi Mercantini” si proseguirà verso il trecentesco Palazzo del Podestà, nella Sala “Condivi”, quindi in alcuni spazi del Palazzo Municipale. La ricerca di Levini fa riferimento ad un linguaggio ironico e solo apparentemente accoglie un’atmosfera ingenua avvalorando, quindi, una fredda copertura dell’Io e lasciando circolare testimonianze paradossalmente “serene”. Dal 1978 al 1979 esordisce assieme ad un gruppo eterogeneo di artisti e poeti dando vita ad un nuovo spazio autogestito in via S. Agata dei Goti a Roma. Inoltre ha collaborato alla II edizione della rivista Prato Pagano e successivamente a Centoerbe-rivista d’arte contemporanea.
Felice Levini – come si ricorda – è stato anche uno dei protagonisti dei Nuovi-nuovi, movimento che venne ufficialmente “battezzato” in una mostra organizzata nel marzo del 1980 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna curata da Renato Barilli, Roberto Daolio e Francesca Alinovi.
L’artista ha partecipato ad importanti mostre sia in Italia che all’estero (Biennale di Venezia, 1988 e 1993; Centro d’Arte Contemporanea, Montreal – Canada ecc.). Nella mostra di Ripatransone verrà presentata un’attenta analisi dello studio che l’artista ha effettuato negli ultimi dieci anni in cui un’attenzione particolare è rivolta anche alla mitologia e ai lati oscuri e misteriosi che si riversano nell’uomo. Per l’importanza di questo evento verranno coinvolte le scuole e le Università; l’appuntamento sarà pure inserito in percorsi seminariali dove gli studenti, sotto la guida dell’artista e di alcuni insegnanti, potranno apprendere e toccare personalmente i “segreti” dell’arte del loro tempo.
La mostra potrà essere visitata fino al 3 dicembre e sarà accompagnata da un catalogo con testi critici di Renato BARILLI, Angelo CAPASSO, Raffaele GAVARRO, Ludovico PRATESI e Mario SAVINI.
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