Carla Mattii analizza attraverso un lavoro forte e accattivante le possibilità che ha l’uomo contemporaneo di intervenire, a volte anche brutalmente, nei confronti dell’ambiente circostante. In questa mostra vengono presentati tre diversi cicli frutto di circa due anni di lavoro che riassumono una ricerca costante.
In Selezioni e Scomposizioni il computer acquista la funzione di un laboratorio botanico in cui i fiori vengono scomposti nei loro elementi essenziali (petali, calici, steli, corolle) per essere poi riassemblati in un qualcosa di nuovo.
Una serie di light box di grandi dimensioni allestiti in una sala completamente buia sono, invece, testimoni di un ulteriore fase della ricerca della giovane artista marchigiana. L’intervento, infatti, non avviene più soltanto attraverso il computer ma diventa reale ed invasivo nei confronti dei soggetti prescelti. I fiori vengono piantati dentro nicchie di terra in cui conducono normalmente il loro ciclo vitale, ma ad un certo punto l’artista li innesta con delle protesi artificiali che vengono inglobate dal vegetale cambiandone l’estetica.
articoli correlati
Carla Matii a Spaesaggi (paesisti multimediali), Arte e Ricambi, Verona
Carla Mattii alla 2ennale adriatica delle Arti Nuove
forum correlati
La Giovane Arte
stefano verri
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…