Piccoli esseri si aggirano per la galleria, tra sogno e incubo, come fossimo in preda a un’allucinazione. Solo vagamente ricordano qualcosa di umano, piuttosto sono un puro concentrato di creatività. Gli
Art-Toys sono pupazzetti ibridi, senza caratterizzazione alcuna, che proprio per questo si prestano a diventare mezzo espressivo ideale. Esistono di dimensioni differenti, come i
Mini Toys che, in occasione dell’inaugurazione, sono stati decorati direttamente dagli artisti coinvolti nella mostra e aggiunti all’installazione.
Ultimo appuntamento della stagione
Con te o senza di te della galleria marchigiana,
I.U.K. GangBang! è organizzata in collaborazione con “La Repubblica XL” e la Galleria Mondo Pop di Roma. Alle pareti un’opera per ogni artista e, al centro dello spazio, gli Art-Toys personalizzati dagli stessi autori. Materializzazione di idee finora appartenute unicamente alla carta, questi pupazzetti sono stati proposti in occasione di Lucca Comics, nel novembre scorso, in
Toys in Xland. Successivamente hanno fatto la loro comparsa nella galleria romana. L’arrivo alla Galleria Marconi, ambiente sensibile ma non legato a un tipo esclusivo di figurazione, legittima questo mezzo, sottolineandone lo scarto intrinseco verso la virtualità.
Dalle pagine del mensile “XL”, intorno al quale gravitano alcune delle personalità più interessanti del fumetto underground, è originato
I.U.K. – Italian Underground Komics. Un progetto che, da qualche mese, ha modificato le proprie linee di sviluppo diventando
I.U.K. – International Urban Culture.
La creatività diventa senza limiti: dai fumetti ai cartoon, dai graffiti all’abbigliamento e ai gadget, tutto quanto consente a un’intera generazione di esprimersi rientra in questa sigla.
Alepop,
Alessandro Baronciani,
Alberto Corradi,
Diavù,
Dr. Pira,
Francesca Ghermanti,
Massimo Giacon,
Maicol & Mirco,
Ratigher,
Squaz,
Davide Toffolo e
Tuono Pettinato, collaboratori di “Repubblica XL”, sono presentati dal direttore Luca Valtorta.
Dodici artisti, creativi puri, restii a qualsiasi possibile classificazione. Spiriti liberi che, a modo loro, comunicano il proprio rapporto con la realtà. Attraverso un segno asciutto, diretto e istintivo, veicolano tutto il disagio, il dolore e l’angoscia provati di fronte all’esistenza. Disegni che offrono una riflessione e, con ironia e cinismo, esprimono consapevolezza verso la sofferenza e la morte.
Da linguaggio legato unicamente alla sfera dell’immaginario arriva ad acquistare un proprio spazio all’interno della quotidianità. Una sorta di parentesi creativa nella quale riconoscersi, dov’è possibile esprimersi liberamente, accostandosi sempre di più all’arte.