Categorie: marcheabruzzi

fino al 18.I.2009 | Francesco Diotallevi / Rita Soccio | Grottammare (ap), Mic

di - 14 Gennaio 2009
Allarme. C’è chi aspetta al varco. Per scassinare da dentro placide sicurezze, sovvertire l’usuale lieto fine, manomettere le apparenze, contraddire con un paradosso, scardinare sorprendendo. Senza scampo condannati a ridere: attratti da sembianze da cartoon, da marchi rassicuranti che abitano l’immaginario collettivo. Con un sorriso sardonico, scoperte le fragilità e le piccinerie umane.
Per Francesco Diotallevi (Senigallia, Ancona, 1971) l’umana vulnerabilità, la meschinità di tutti, l’imperfezione atavica hanno l’inconsistenza e la bidimensionalità di un fumetto. Essenzialmente disadorno, con la leggerezza del cartone e l’imperfezione sproporzionata del burattino che abita luoghi senza riferimento o fondi vuoti. Folgoranti e irriverenti scene di malignità quotidiana, come lampi di luce su gatti e topi ugualmente spiaccicati da un medesimo destino livellante, su un minuscolo caso sovrano che sbigottisce accadendo, su un male piccolo piccolo, cinico, armato, che brandisce un coltello da macellaio o una pistola rosa a tre colpi, sulla consapevolezza microscopica dell’omuncolo e della sua imperfezione cronica.
Siamo tubi digerenti, cuore e ossa, precari per sorte, inconsistenti e transitori per genetica necessità. Resta solo un omino attonito, senza parole e surreale, dagli occhi vuoti, crudele per disperazione, immorale perché sa che il cielo è vuoto e non c’è castigo né legge né un bel finale confortante. Banale fino alle lacrime, come chi sta tra il riso e il pianto. Come chi sa di appartenere alla sconfitta. Ma con caustica ironia.

Il paradosso è l’arma deflagrante dei prodotti di Rita Soccio (Pescara, 1971). Il lavoro dell’artista è un processo camaleontico, multiforme e plurilinguistico, che gioca con la falsificazione, la contraffazione, come tendendo una trappola all’immaginario pop contemporaneo. Che sa di pubblicità, ne è occupato fino a smaterializzare l’oggetto e a riconoscere solo il logo. È escogitata una campagna pubblicitaria da manuale, sapiente di tutte le astuzie del mercato: dall’ostensione alla presentazione e legittimazione dei nuovi prodotti, alla promozione, alla vendita nel tempio del consumismo, il centro commerciale. Fotografia, performance, cortometraggio. I marchi vivono improvvisamente vita autonoma, liberati dal prodotto, decontestualizzati e poi connessi in esistenze da mall.
Diventa pensabile e credibile una relazione amorosa della casalinga del marchio Star e Mastrolindo, che smettono i loro prodotti in totale anarchia ma sanno di potersi incontrare solo in un prodotto nuovo, la tisana Love. Il capitano del tonno promuove una crociera, il bell’addormentato del materasso vuole mollare la moda, l’omino grasso di certe gomme di automobile combatte la sua personale crociata contro il grasso.

Dannati a vita ai consigli per gli acquisti. Il delitto è perfetto, la trappola scatta inesorabilmente: il consumatore acquista, senza tentennamenti. Ipnotizzato tanto da non pensare. Pensiamoci, ma con ironia.

articoli correlati
Diotallevi al Mac

simonetta angelini
mostra visitata il 14 dicembre 2008


dal 14 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009
Francesco Diotallevi / Rita Soccio – Ironika. Variazioni sul senso del contrario
a cura di Cristina Petrelli
MIC – Museo dell’Illustrazione Comica
Viale Cristoforo Colombo – 63013 Grottammare (AP)
Orario: sabato, domenica e festivi ore 16-19
Ingresso libero
Info: mob. +39 3294484950; cultura@comune.grottammare.ap.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02