“Ma era proprio il Rubens, in persona prima, che mi veniva incontro dal terzo altare a mano destra in San Filippo…”. Chi parla è il grande Roberto Longhi e l’altare è quello della Chiesa di San Filippo a Fermo, scoperto durante un peregrinare attraverso l’Adriatico. L’opera davanti al quale Longhi si sofferma e rimane sbalordito è la celeberrima Notte, battezzata così dal Longhi stesso e oggi nota agli studiosi come l’Annunciazione dei pastori di Fermo.
L’esordio del pittore fiammingo avviene quando Caravaggio è ancora vivo e l’opera è una delle più felici e più personali proprio per la grande libertà espressiva concessa dalla committenza. Rubens dipinge a Roma ma ambienta l’Adorazione in un notturno pensato appositamente per le Marche, unendo una forte connotazione emozionale ad un ambiente intimo e raccolto: le novità iconografiche sono molteplici, ma anche i tributi e le citazioni ai grandi maestri che l’artista vede e studia a Roma non vengono sottovalutati.
Non a caso l’opera viene ultimata con Caravaggio ancora vivo e attivo (1608) e proprio a lui sembrano rifarsi quegli angeli che dall’alto osservano e contemplano la scena religiosa come momento mistico e che sembrano voler competere con le Sette opere della Misericordia.
L’opera infatti sembra essere un laboratorio di prova dove comunicano in un linguaggio fluido e necessario ricordi di Correggio, Tiziano (il viso della vecchia così marcato e realistico) e Tintoretto e dove la vera protagonista risulta
Il dipinto visibile ora al Palazzo dei Priori a Fermo è l’esito di un felice restauro che ha messo in evidenza il paesaggio assorto nell’ombra dello sfondo e le espressioni dei presenti grazie ad un’attenta pulitura e alla manutenzione dei bordi soggetti a cadute di colore, conferendo una nuova completezza e una migliore lettura della tela. Dopo l’esposizione, lo scorso dicembre, in occasione di GeNova2004, l’opera è pronta ora a viaggiare attraverso l’Europa nelle sue prossime tappe di Milano e Vienna.
Alla tela si accompagnano incisioni della scuola del Rubens appartenenti al Gabinetto delle Stampe e Disegni della Biblioteca Comunale di Fermo e gli arazzi realizzati su cartoni per il museo diocesano di Ancona.
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