Categorie: marcheabruzzi

fino al 23.VII.2006 | Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento | Fabriano, Spedale di Santa Maria del Buon Gesù

di - 9 Maggio 2006

Non solo prospettiva. Lontano dagli stereotipi che hanno sempre visto Gentile da Fabriano (Gentile di Niccolò di Giovanni Massi, detto da Fabriano; Fabriano 1380/5 – Roma 1427) come esponente di quella parte del Rinascimento ancora legata al gotico cortese, la mostra si propone di dare una nuova interpretazione della figura del pittore marchigiano. L’espressione altro Rinascimento vuole sottolineare proprio questo aspetto. Il fatto che Gentile non si avvalesse più di tanto delle tecniche prospettiche nelle sue opere non significa certo che ne ignorasse l’invenzione, o tanto meno che non fosse in grado di utilizzarle. La sua è invece stata una scelta: quella di indagare più l’aspetto della percezione atmosferica, l’attenzione posta sull’uomo e sulla natura. Una rivoluzione mancata, come l’ha definita Andrea De Marchi, un insieme di caratteristiche che avrebbero portato gli artisti verso nuovi orizzonti, camminando al fianco dell’innovazione basata sulla cultura prospettica.
Un discorso che stravolge la consueta dicotomia tra il filone del gotico cortese ed il Rinascimento vero e proprio; la grazia e il portamento aulico accanto alle svariate specie vegetali minuziosamente descritte su sfondi d’oro tra dame, cavalieri e mistiche rappresentazioni, opposta alla nuova plasticità dei corpi tra fondali prospettici, sinteticamente riassunta nell’opera di Masaccio. La frequentazione delle botteghe lombarde, avvenuta grazie alla protezione di Chiavello Chiavelli, condottiero di Giangaleazzo Visconti, ha portato Gentile alla conoscenza di una cultura di respiro internazionale, unita all’osservazione delle tecniche orafe delle botteghe parigine. Proprio al periodo lombardo è dedicata la prima sezione della mostra, tra cui spiccano opere di Michelino da Besozzo, Lorenzo Salimbeni e Giovannino de’ Grassi, oltre ovviamente allo stesso Gentile.

Del periodo veneziano vengono indagati i rapporti e le influenze con l’arte bizantina, di cui la città lagunare era permeata, con esiti ben visibili ad esempio nella Madonna con bambino della Galleria Nazionale dell’Umbria (nella medesima sezione sono esposti anche importanti esemplari di arte orafa).
Il Polittico di Valleromita è esponente di una prima maturità pittorica ottenuta durante il soggiorno veneziano. Una rivoluzione anche tecnica in cui “fece reagire la verità epidermica della tradizione lombarda con i rabeschi dorati a missione delle stoffe dipinte dai veneziani del Trecento” (De Marchi, in catalogo). È sul territorio veneto che Gentile si affermò come uno dei maggiori pittori, celebre per i cicli di affreschi murali come quelli commissionatigli per la Sala del Maggior Consiglio.
Il ritorno nella terra natia è rappresentato dalle Stimmate di San Francesco, in cui grande attenzione è posta sulla “luce come medium fisico”, dall’atmosfera quasi crepuscolare. A seguire opere di Salimbani, del Maestro di Staffolo, di Ottavio Nelli e Arcangelo di Cola, tutti esponenti dell’ambiente artistico umbro e marchigiano. Per chiudere con Antonio di Agostino da Fabriano, che raccoglie l’eredità gentilesca in situ.
Al periodo fiorentino appartengono i capolavori della Pala Strozzi (grande assente della mostra, di cui viene esposta la parte della predella conservata al Louvre) e del Polittico Quaratesi, riunito per l’occasione tranne che per la pala centrale di Berlino, altra evidente mancanza. La mostra si conclude con il periodo romano al servizio di Martino V, di cui si ricordano i perduti affreschi di San Giovanni in Laterano e la Sacra Famiglia con San Benedetto tanto ammirata da Michelangelo, che “parlando di Gentile usava dire che nel dipingere aveva avuto la mano simile al nome” (Vasari).

articoli correlati
Gentile da Fabriano: una monografia in attesa della grande mostra marchigiana
Gentile da Fabriano – L’adorazione dei Magi

valentina correr
mostra visitata il 20 aprile 2006


Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento
Fabriano, Spedale di Santa Maria del Buon Gesù
21 aprile – 23 luglio 2006
Orari: dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30), dal venerdì alla domenica 9.30 – 22.00 (ultimo ingresso ore 21.00)
Biglietti: intero 9 €, ridotto 7,50 €
Informazioni e prenotazioni 199 199 111
www.gentiledafabriano.it
catalogo Electa


[exibart]

Articoli recenti

  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00