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fino al 3.X.2004 I Della Rovere Pesaro e Urbania, Palazzi Ducali
marcheabruzzi
Seconda ed ultima tappa di un viaggio straordinario nella storia di una dinastia. I palazzi di Pesaro ed Urbania tornano agli antichi lustri. Tra ceramiche e strumenti scientifici, continua il viaggio nel Ducato di Urbino sotto i Della Rovere…
La seconda metà del viaggio nella storia del Ducato roveresco mostra molti esempi di oggetti d’arte e manufatti, esprimendo la profonda integrazione rinascimentale tra le arti maggiori e minori, tra l’arte e la decorazione, tra il sacro e il profano che avanza sempre di più sotto la spinta di un rinnovato rapporto con la bellezza, oltre che tra fede e scienza.
La fragile bellezza policroma della ceramica è accolta nella capitale politica del Ducato, Pesaro, città aperta ai traffici sul mare: qui si possono ammirare le atmosfere campestri evocate nei dipinti di Dosso Dossi e Bronzino, più un centinaio di ceramiche decorate giunte da tutta Italia e musei stranieri per illustrare la felice stagione della produzione locale sotto i Della Rovere nei centri della valle del Metauro, soprattutto Casteldurante (Urbania), città in cui Cipriano Piccolpasso nel 1548 compone il trattato Tre Libri dell’Arte del Vasaio con segreti, regole e credenze magiche.
Spesso assenti per motivi di guerra, i duchi rovereschi permisero un virtuoso governo femminile dello Stato, da parte delle consorti provenienti dalle maggiori casate italiane. Energiche e colte, esse gestirono la politica e il clima culturale delle corti. Oltre a circondarsi di poeti, incrementarono l’oreficeria e le arti minori, come la tarsia lignea che eccelse nel ducato. Luminoso esempio, Elena Gonzaga che alla guida dello stato condurrà i lavori di ampliamento della Villa Imperiale di Pesaro, edificio monumentale e scrigno colmo di minuti cortili e giardini all’italiana, ampliato da Girolamo Genga e affrescato da Raffaellino del Colle con le imprese compiute da Francesco Maria I, e con sale dipinte da Dosso Dossi e dal Bronzino. Di proprietà privata, il complesso sarà aperto in particolari ristretti orari in occasione della mostra. E’ una delle tappe obbligate della storia roveresca.
A pochi chilometri, nell’entroterra, Urbania ospita la grafica preziosa dei Della Rovere. Qui spicca un’acquaforte lunga 12 metri di Nicholas Hogenberg di Monaco, raffigurante il Corteo dell’imperatore Carlo V, chiaro riferimento a Guidubaldo II secondo duca, a Bologna nel 1530.
Decine di disegni impiegati come modelli per la preparazione delle rinomate decorazioni delle ceramiche, conducono alla sala conclusiva di una mostra che non tralascia l’importante rapporto tra i duchi e la scienza. A Urbania sono riuniti i compassi, gli orologi solari e gli astrolabi decorati provenienti dallo Studiolo di Federico di Montefeltro, già cultore della scienza e dell’arte, tanto che per lui Piero della Francesca scrisse il suo trattato sulla prospettiva. Tra i ritratti di alcuni scienziati dell’epoca gravitanti intorno alla corte urbinate, spicca il ritratto di Galileo Galilei, del Sustermans, finito anch’esso a Firenze dopo l’estinzione della dinastia.
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Senigallia, Urbino, Pesaro, Urbania – Palazzi Ducali
Pesaro.Palazzo Ducale
Ufficio informazioni turistiche
Tel. 072169341 – fax 072130462
e-mail: iat.pesaro@regione.marche.it
Biglietto: intero €7, ridotto €5.
Urbania. Palazzo Ducale
Ufficio informazioni turistiche
Tel. 0722313140 – Fax 0721317988
e-mail: turicult@comune.urbania.ps.it
Biglietto: intero €6, ridotto €4.
Biglietto unico 4 sedi
euro 20,00 intero – euro 16,00 ridotto (fino a 18 anni e oltre 65)
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